di Chiara Dilucente
È stata preannunciata, poi rimandata: adesso la fine della Stazione spaziale internazionale (Iss) ha precise coordinate spazio-temporali. Lunedì 31 gennaio, la Nasa ha pubblicato un documento che riporta i modi in cui in cui l’agenzia spaziale statunitense prevede di mantenere in funzione l’Iss per la sua terza decade di vita, prima di dismetterla nel 2031.
La stazione orbitante cesserà la sua attività in modo spettacolare: a quanto si legge nel report, verrà fatta precipitare nell’Oceano Pacifico meridionale, in particolare nel cosiddetto “Point nemo”, uno specchio d’acqua a est della Nuova Zelanda che ospita i veicoli spaziali “in pensione” che sono stati fatti uscire dalla propria orbita.
Passato, presente e futuro dell’Iss
“Un laboratorio in orbita che, nel corso degli anni, sta restituendo enormi sviluppi scientifici, educativi e tecnologici a beneficio delle persone sulla Terra”: questa, in estrema sintesi, secondo la Nasa, è l’Iss. La storia del progetto, frutto di una collaborazione tra la Nasa, l’Agenzia spaziale europea (Esa), il programma spaziale russo Roscomos, l’Agenzia spaziale canadese e l’Agenzia di esplorazione aerospaziale giapponese, è iniziata nel 1998 e dura da più di due decadi.
Di queste, la prima è stata dedicata alla costruzione dell’avamposto stesso (l’Iss è stata lanciata in orbita, è stata assemblata nello spazio ed è stata completata nel 2011), mentre la seconda è stata dedicata all’attività scientifica e didattica: finora, infatti, l’Iss ha raccolto più di 3.000 attività scientifiche, a cui hanno collaborato oltre 4.200 ricercatori da 110 paesi in tutto il mondo.
Inizialmente la stazione in orbita doveva terminare la sua attività nel 2024, ma l’amministrazione Biden, complici anche le buone condizioni della struttura, ha deciso di prolungarne la vita fino al 2030. Pertanto, adesso l’Iss è entrata a pieno titolo nella sua terza decade, che, come si legge nel documento della Nasa, sarà il decennio più produttivo di tutti, dedicato all’avanzamento della ricerca scientifica, alla transizione commerciale e alla partnership globale tra i diversi paesi che hanno preso parte al progetto.
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www.wired.it
2022-02-03 16:29:35