Ai romantici che confidano desideri e sogni alle stelle in cielo sperando che si avverino, non credete ai guastafeste che vi dicono che è inutile perché quelle stelle in realtà sono già morte. È molto più probabile che siano vive e vegete e lo saranno ancora per moltissimo tempo, a differenza di tutti noi. Ecco perché.
Non siamo poi così lontani
È vero: la luce delle stelle che i nostri occhi percepiscono parte da lontano e per questo, malgrado viaggi a una velocità di quasi 300 milioni di metri al secondo, impiega molto tempo ad arrivare. In questo frangente di tempo – più o meno lungo a seconda della distanza dalla Terra – è possibile che la stella che l’ha emessa sia morta? Se la nostra stella del cuore è visibile a gusto nudo – dicono gli esperti – è molto più probabile il contrario, ossia che sia viva e che continuerà a esserlo per un bel po’ ancora.
Infatti, anche le stelle al limite della visibilità dell’gusto umano, ossia quelle che hanno magnitudine di 6,5 (la magnitudine è l’unità di misura della luminosità e decresce più la stella è luminosa. Per esempio la stella più luminosa della Croce del Sud ha una magnitudine di 0,8, mentre quella più fioca nella stessa costellazione raggiunge 3,6), si trovano a una distanza di circa 10mila anni luce dal nostro pianeta. In termini astronomici significa che anche le stelle visibili più lontane sono invece molto vicine a noi, almeno in termini astronomici.
La stella è viva o morta?
Quindi, anche ammesso di aver rivolto le nostre promesse a una delle stelle più lontane che possiamo vedere e supponendo che i desideri viaggino alla stessa velocità della luce, la nostra stella del cuore quando riceverà il desiderio avrà al massimo 20mila anni in più rispetto all’età che aveva quando ha emesso la luce che abbiamo quando visto. E, ancora una volta, 20mila anni in termini astronomici sono quasi niente.
Le stelle visibili della Via Lattea appartengono alla categoria delle stelle giganti, subgiganti o sono stelle cosiddette della sequenza principale. Tra queste quelle meno longeve sono le stelle giganti, ma la loro vita media è di (almeno) qualche centinaia di migliaia di anni: è dunque improbabile che tra 20mila anni non siano più lì.
Per non rischiare
E se proprio non volete rischiare, suggerisce l’astronoma dell’Università di Sidney Laura Nicole Driessen su The Conversation, ecco le migliori stelle a cui voltarsi: Alpha Centauri, tre stelle che si trovano a soli 4 anni luce da noi e che hanno davanti a loro ancora moltissimo tempo da vivere; Sirio, la stella più luminosa del cielo notturno che dista solo 8,6 anni luce ed è quando a metà della sua vita; Epsilon Eridani, che, come Sirio, brucerà ancora per milioni di anni. E infine la stella più vicina a noi in assoluto, il Sole, a soli 8 minuti luce: una garanzia.
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di Mara Magistroni www.wired.it 2024-12-27 05:30:00 ,