di Diego Barbera
Ogni modello di sterilizzatore uv portatile sfrutta le proprietà germicide delle radiazioni uv-c che coprono la porzione dello spettro elettromagnetico con una lunghezza d’onda compresa tra 100 e 400 nanometri (nm), riuscendo a uccidere un gran numero di batteri così come inattivare moltissimi virus.
Non è quindi un caso che con la pandemia da Covid-19 gli sterilizzatori UV portatili abbiano riscontrato un’impennata di interesse visto che sempre più utenti hanno sentito la necessità di sanificare gli oggetti e i gadget tecnologici di uso quotidiano. Numerosi produttori hanno così ampliato la produzione di sterilizzatori uv di piccole e medie dimensioni e con prezzi abbordabili, per igienizzare e mettere in sicurezza dispositivi come smartphone, ma anche giocattoli per bambini e altri oggetti che si utilizzano ogni giorno in abitazione oppure sul posto di lavoro. Abbiamo selezionato nove modelli di sterilizzatore uv portatile tra i migliori e più utili sui quali puntare nel 2022.
Come funziona uno sterilizzatore uv portatile
Nel 1878 fu scoperta ufficialmente la proprietà sterilizzante della luce emessa a piccole lunghezze d’onda, che riusciva a uccidere una buona parte dei batteri e di germi irradiati. Nello specifico, si tratta proprio della radiazione cosidetta uv-c compresa tra 280 e 100 nm. Negli ultimi quarant’anni circa, sempre più produttori hanno realizzato modelli di lampade, di piccoli contenitori e di armadietti dotati di queste lampade, per riporre al loro interno oggetti di piccole o medie dimensioni e sterilizzarli con i raggi uv-c che disinfettano e ripuliscono le superfici. Secondo le stime, l’azione germicida è massimizzata a 265 nm e quindi quasi tutti i modelli di sterilizzatori lavorano attorno a questo livello per neutralizzare circa l’80 percento del dna dei micro-organismi da eliminare.
Le precauzioni
Bisogna tener sempre presente che ogni qualsivoglia lampada germicida uv-c, anche quelle di piccole dimensioni, sono dispositivi da utilizzare con grande cautela visto che una breve esposizione alla loro azione può causare gravi danni agli occhi ma anche alla pelle. Ne consegue che, come sottolineato della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della Sanità, lo sterilizzatore uv portatile deve essere utilizzato soltanto su oggetti e non direttamente sul corpo umano per esempio per sanificare e disinfettare le mani.
Che cosa si può sanificare con uno sterilizzatore uv portatile?
Detto ciò, le applicazioni di questi dispositivi sono molteplici e molti possono tornare utili anche in più ambiti; inoltre, grazie alle loro dimensioni compatte, gli sterilizzatori possono essere anche portati con sé da abitazione al posto di lavoro oppure quando si viaggia. Ecco alcuni esempi di possibili oggetti sui quali può tornare utile l’azione di uno sterilizzatore uv portatile:
- smartphone, auricolari e altri dispositivi tech senza danneggiarne l’hardware;
- penne, matite, gomme e altri oggetti di cancelleria per uso scolastico;
- pettini, rasoi, spazzolini o altri oggetti utilizzati in bagno;
- materassi, tappeti e ripiani vari in abitazione grazie a lampade da utilizzare scorrendo sulle superfici;
- ambienti, superfici e oggetti in ambito lavorativo oppure sportivo.
Dato che gli usi sono diversificati e variegati, abbiamo scelto nove differenti proposte di sterilizzatore uv portatile, partendo dai modelli più compatti e economici per piccoli oggetti, fino a quelli di medie dimensioni più capienti oppure con doppio ripiano per avere una sorta di mini camera di sanificazione.
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www.wired.it
2022-06-08 05:00:00