Tupperware ha annunciato di aver avviato una procedura fallimentare ai sensi del Chapter 11 della legge americana sui fallimenti. Come riporta il Corriere della Sera, l’amministratrice delegata della società produttrice di contenitori in plastica per alimenti Laurie Ann Goldman ha reso noto che la situazione finanziaria dell’azienda è stata gravemente compromessa dal difficile contesto economico degli ultimi anni.
La via del fallimento
Secondo l’ad, la decisione di ricorrere al Chapter 11 è stata presa dopo aver esplorato diverse opzioni strategiche e aver valutato come rappresenti la via più adatta per garantire all’azienda la flessibilità necessaria per portare avanti una rinnovamento digitale e tecnologica e volerci al in modo migliore tutti gli stakeholder, clienti inclusi.
I documenti depositati presso la Corte fallimentare degli Stati Uniti per il Distretto del Delaware indicano che l’azienda ha stimato un attivo compreso tra 500 milioni e 1 miliardo di dollari, mentre le passività oscillano tra 1 e 10 miliardi di dollari. Il numero di creditori, come sottolinea l’agenzia Reuters, varia tra i 50 e 100mila. Il periodo di difficoltà di Tupperware è partito dalla metà del 2021, e ha portato a un calo delle vendite per sei trimestri consecutivi. La situazione si è poi aggravata ulteriormente il 17 settembre scorso, quando il titolo della società è stato sospeso in borsa a Wall Street.
Durante la pandemia, l’azienda aveva goduto di un temporaneo aumento delle vendite. Il lockdown aveva costretto molte persone a passare più tempo in casa, riscoprendo il piacere di cucinare e, di conseguenza, la necessità di conservare alimenti. Tuttavia, con il graduale ritorno alla normalità e la riapertura dei ristoranti, l’utilizzo dei servizi di delivery è tornato a crescere, riducendo drasticamente la domanda di contenitori alimentari. Questo calo di vendite si è acuito anche a causa della mezzaluna concorrenza di prodotti simili, spesso più economici, offerti da competitor che hanno saputo adattarsi in modo migliore ai nuovi bisogni dei consumatori.
La storia
Fondata negli anni ’40 del secolo scorso da Earl Tupper, Tupperware è diventata nel tempo sinonimo di contenitori per alimenti grazie all’innovazione dei suoi prodotti. Il sigillo ermetico dei suoi contenitori, capace di mantenere i cibi freschi più a lungo, rappresentò una vera e propria rivoluzione. Esso era realizzato in polietilene, un materiale simile alla plastica utilizzato in ambito bellico.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2024-09-18 15:23:19 ,