AGI – “Andiamo avanti fino a quando non avremo il risultato”. Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, a margine della serata “Fare cose per Giulio”, organizzata al teatro Duse di Genova.
“Oggi sono qui, e ringrazio i genitori di Giulio per l’invito, per ribadire che non c’è nessuna possibilità che, come Stato italiano, ci fermiamo di fronte alla ricerca di verità e giustizia” ha aggiunto Fico.
“Non lo faremo, non lo farà la famiglia, non lo faranno i tanti cittadini, non lo farà questa grande comunità, non lo farà il Paese e non lo farà lo Stato”, ha sottolineato il presidente della Camera.
Nonostante la scarcerazione di Patrick Zaki, “lo stop continua perché è stato dato da tutta la conferenza dei capigruppo di Montecitorio: insieme abbiamo deciso su mia iniziativa di sospendere le azioni diplomatiche. Lo abbiamo fatto sulla questione di Giulio Regeni”, ha sottolineato il presidente della Camera Fico.
“Noi ci aspettiamo ancora un avanzamento da parte dell’Egitto di collaborazione per la ricerca della verità e della giustizia per Giulio Regeni” ha aggiunto Fico.
Al Teatro Duse di #Genova con Paola e Claudio Regeni. L’impegno comune per avere verità e giustizia per Giulio resta una priorità dello Stato italiano.#veritapergiulioregeni pic.twitter.com/qtiKIH9D8l
— Roberto Fico (@Roberto_Fico) December 10, 2021
“Abbiamo anche un documento molto importante, votato all’unanimità da tutti i gruppi parlamentari, che è la relazione della commissione di inchiesta: dice – ha ricordato il presidente della Camera – nero su bianco che le forze di polizia giudiziaria, la National Security, hanno sequestrato torturato e ucciso Giulio Regeni”.
Fico ha aggiunto che “per Zaki siamo tutti contentissimi, c’è stato un ottimo lavoro, monitoriamo perché è ancora in Egitto, ma oggi siamo sicuramente contentissimi per lui, per la famiglia, per gli amici chiaramente. Zaki e Regeni – ha però osservato Fico – sono due persone assolutamente separate”.
“Come sappiamo abbiamo avuto uno stop al processo, la magistratura va sempre rispettata ma proprio per questo dobbiamo riuscire a fare un passo in piu’ come Stato per cercare di avere l’elezione di domicilio dei 4 imputati. E non ci fermeremo”.
Su quali strumenti l’Italia utilizzerà per ottenere risultati, Fico non si è sbilanciato: “Non lo dico adesso qui, ma non ci fermeremo”. E sulla veridicità del fatto che non si riesce ad arrivare ai quattro agenti segreti perché il governo egiziano non collabora, Fico ha risposto: “Sì, è assolutamente vero: non sono agenti segreti, ma sono proprio la National Security, possono essere chiamati cosi’ ma sono anche molto visibili”.