I fan di Spadino possono finalmente tirare un sospiro di sollievo: il loro personaggio preferito tornerà presto in SuburrÆterna, il sequel della serie tv cult Suburra, a sua volta spin-off del film di Stefano Sollima del 2015. La serie originale era stata diffusa in tre stagioni su Netflix dal 2017 al 2020, come prima produzione originale italiana della piattaforma streaming. Ora il sottobosco criminale della capitale torna in una nuova avventura in otto episodi. Come si vede nel primo trailer ufficiale diffuso nelle scorse ore, questo nuovo sequel si concentra sul ritorno di Spadino (Giacomo Ferrara), l’erede del clan sinti degli Anacleti che alla fine della serie madre si era allontanato da Roma dopo aver dato l’addio al suo amico e alleato di sempre, Aureliano (Alessandro Borghi).
“Questa città non cambia mai”, dice Spadino in queste immagini. E in effetti la trama è ambientata nel 2011 nella Capitale, con un governo e il Vaticano in crisi e nuove figure criminali a contendersi le varie piazze. Nel mondo di mezzo, infatti, Cinaglia (Filippo Nigro) ha raccolto l’eredità di Samurai e, insieme a Badali (Emmanuele Aita), continua a gestire gli affari criminali della città, con l’aiuto di Adelaide (Paola Sotgiu) e Angelica (Carlotta Antonelli), rimaste a capo degli Anacleti, e di Nadia (Federica Sabatini), che le aiuta a gestire le piazze di Ostia. Quando questo equilibrio viene nuovamente messo in discussione, però, Spadino è costretto a tornare a casa per evitare che la sua famiglia venga messa in pericolo. Come sempre, in palio, c’è il controllo dell’intera città di Roma.
SuburrÆterna, scritta da Ezio Abbate e Fabrizio Bettelli (head writers) con Andrea Nobile, Camilla Buizza, Marco Sani e Giulia Forgione, è una produzione Cattleya che sbarcherà su Netflix a partire dal prossimo 14 novembre. Prima, però, i primi due episodi saranno mostrati in anteprima il prossimo 29 ottobre nella serata di chiusura della Festa del Cinema di Roma, e verranno anche proiettati a Lucca Comics & Games il 2 novembre con la presenza dello stesso Giacomo Ferrara.
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di Paolo Armelli www.wired.it 2023-10-26 07:20:41 ,