Lo stile è diverso da quello di Trump, ma la Casa Bianca – oggi votata alla transizione energetica – non rinuncia a influenzare il prezzo del barile, preoccupata dai rincari della benzina alla pompa e dal Wti volato temporaneamente al record da 8 anni
di Sissi Bellomo
La Casa Bianca ha cambiato inquilino, ma gli Stati Uniti non rinunciano a influenzare il prezzo del petrolio e sono di nuovo scesi in campo, come ai tempi di Donald Trump, per cercare di risolvere lo stallo all’Opec Plus.
Poco dopo il fallimento del vertice dei produttori – cancellato per l’impossibilità a superare i contrasti tra Arabia Saudita ed Emirati arabi – l’ufficio del presidente Usa ha confermato contatti diplomatici «con le capitali coinvolte» per favorire una «soluzione di compromesso …