L’esame notturno dei dossier tra i due leader: un incontro «a 360 gradi» con brindisi finale
DAL NOSTRO INVIATO
BRUXELLES — Cominciano la loro conversazione con due bicchieri di vino rosso, la finiscono, poco prima dell’una di notte, con due bicchieri di champagne.
È un dettaglio di colore, banale forse, ma in questo caso è anche un piccolo suggello a quello che è un vero e proprio reset politico e personale. Macron e Meloni prima si sono chiariti, hanno messo da parte il passato, quindi hanno affrontato in modo pragmatico una mole enorme di dossier di interesse comune: dalla cooperazione aerospaziale agli interessi in Africa, da come mettere a terra i dettagli del Trattato del Quirinale al dossier delicatissimo della transizione ecologica del parco macchine della Ue, dall’aiuto che Parigi ci può dare in una riforma del patto di Stabilità in cui Berlino fa il guardiano della stabilità e non della crescita e di come noi possiamo ricambiare, a cominciare dal riconoscimento europeo della neutralità ecologica delle tecnologie nucleari francesi.
Il terzo Consiglio europeo di Giorgia Meloni non porta a dimora risultati concreti o particolari anche perché non erano in…
Author: Marco Galluzzo, inviato a Bruxelles
Data : 2023-03-25 07:48:55
Dominio: www.corriere.it
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