L’intelligenza artificiale sarà la protagonista del prossimo Super Bowl 2025, la nota kermesse di football americano che andrà scena il prossimo 9 febbraio, alle 22.40 ora italiana, al Caesars Superdome di New Orleans, Louisiana. A partire dai celeberrimi spot pubblicitari da 30 secondi in onda durante lo spettacolo, che quest’anno parleranno di AI o saranno creati con il supporto dell’AI. “L’intelligenza artificiale sta arrivando – ha dichiarato Mark Evans, vicepresidente esecutivo delle vendite pubblicitarie per Fox Sports, il canale che trasmetterà l’evento negli Usa, in un’intervista al The Hollywood Reporter – Se non è già qui in quasi tutte le attività, arriverà come un treno merci”.
Gli spot pubblicitari
Evans ha poi fatto intendere, senza però fare nomi, che tra le compagnie che investiranno negli annunci pubblicitari ci siano i colossi tecnologici Microsoft e Google, così pure come le nuove rivali OpenAI, Perplexity e Anthropic. D’altronde, considerando che Fox ha messo in vendita gli spot pubblicitari di 30 secondi a più di 8 milioni di dollari l’uno – un record assoluto per il Super Bowl – non c’è da stupirsi che solo alcune delle aziende di maggior successo del momento possano riuscire ad accaparrarsi uno slot. Ma quello che dovremmo aspettarci dallo spettacolo in onda il prossimo mese non è solo tanta intelligenza artificiale, ma anche meno film e intrattenimento. Una perfetta rappresentazione del mercato americano attuale, insomma. “L’unica categoria che quest’anno è in calo, francamente, è quella degli studi cinematografici e delle società di streaming – ha chiosato Evans – Probabilmente questo è dovuto anche alle conseguenze dello sciopero degli sceneggiatori e a quanto l’industria sia cambiata dopo il Covid. E non è che non siano rappresentati, è solo che non saranno rappresentati come lo sono stati storicamente”.
A spingere l’intelligenza artificiale negli spot pubblicitari, però, potrebbe anche essere la recente sentenza dell’Ufficio del Copyright degli Stati Uniti, che ha sostenuto che l’uso dell’AI a sostegno del processo creativo è da considerarsi lecita. E questo significa solo una cosa: via libera agli annunci generati con l’aiuto dell’intelligenza artificiale nel Super Bowl.
I pronostici
L’intelligenza artificiale dominerà il prossimo Super Bowl – come, oramai, sta facendo un po’ con tutto – non solo negli spot pubblicitari. Nelle ultime settimane, infatti, stanno riscuotendo sempre più successo i tool AI che consentono agli utenti di prevedere il risultato della partita tra Kansas City Chief e Philadelphia Eagles, così da supportarli nelle scommesse sportive. Nello specifico, si tratta di strumenti sofisticati, i cui risultati sono determinati dall’apprendimento statistico dei dati storici di ogni squadra e poi da una valutazione attenta della forza della difesa avversaria – a cui viene assegnato un valore numerico da 0 a 100, denominato “matchup score”. Una volta elaborati tutti questi elementi, l’intelligenza artificiale fornisce un pronostico chiaro e definito, che gli utenti possono utilizzare per orientare la loro scelta nella scommessa. Un azzardo, ovviamente, ma tentar non nuoce.
Le tattiche
Ma non finisce qui. Il football americano si conferma uno degli sport più attenti all’uso della tecnologia, anche a ridosso del Super Bowl 2025. L’AI viene utilizzata nella pianificazione delle strategie di gioco, con migliaia di dati e metriche provenienti dai giocatori che vengono analizzati da tante società, come Aws di Amazon, ma anche nello scouting di nuovi talenti e persino negli allenamenti. Lo dimostra bene la storia del quarterback dei Washington Commanders Jayden Daniels che, pur non avendo la possibilità di partecipare alla kermesse sportiva – la squadra ha perso contro i Philadelphia Eagles – negli ultimi mesi si è fatto notare per le sue performance, che sembrerebbero essere frutto di un allenamento supportato da un mix di realtà virtuale e intelligenza artificiale. Una novità unica nel settore, realizzata dagli sviluppatori tedeschi Verena Krakau e Christian Hartman.
La tecnologia – conosciuta con il nome di Cognilize – funziona con un visore VR, utilizzando un feedback guidato dall’intelligenza artificiale per analizzare le prestazioni del giocatore in tempo reale: questo gli permette, quindi, di lavorare sui riflessi e anche di allenarsi in specifiche situazioni di gioco simulate dal visore. I risultati, a quanto pare, sono notevoli, considerando che negli ultimi mesi Daniels ha impressionato soprattutto per la velocità e la precisione dei passaggi.