Se pensa al superbonus 110%, al ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti viene “il mal di pancia”. Lo ha detto Giorgetti stesso nel pomeriggio di domenica 3 settembre durante il suo intervento al Forum Ambrosetti di Cernobbio, evento in cui dal 1975 si riuniscono politici, imprenditori e accademici per discutere delle strategie del governo nell’ambito di un incontro dal titolo Lo Scenario di oggi e di domani per le strategie competitive.
Pur essendo molto dibattuto e messo in discussione dall’attuale esecutivo, il superbonus 110%, introdotto nel 2020 dal governo Conte e pensato per consegnare un rimborso maggiorato sulle spese di ristrutturazione energetica degli immobili, continua a essere in vigore, anche se con alcune modifiche rispetto al disegno originario.
La situazione:
Chi ha diritto al superbonus
Sul sito dell’agenzia delle Entrate si legge che ad avere diritto al superbonus sono i condomìni; le persone fisiche, a patto che non svolgano nell’edificio oggetto di lavori attività di impresa, artigianali o professionali; le organizzazioni no-profit riconosciute portatrici di utilità sociale; le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale riconosciute dalla legge.
Il superbonus è garantito “per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025”. Per le persone fisiche, inoltre, e dunque non per i condomini né per le organizzazioni di alcun tipo, l’utilizzo delle detrazioni è ammesso su un numero massimo di due unità immobiliari.
A quanto ammontano le detrazioni
Attualmente, le percentuali di risparmio sono le seguenti: il 110% di detrazione spetta alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2023; dal 2024, poi, la detrazione si riduce al 70%, per poi toccare il 65% nel 2025.
Condomini e villette
L’associazione di consumatori Altroconsumo spiega che, per i condomìni, l’ottenimento del 110% sarebbe stato possibile solo “deliberando i lavori entro il 18 novembre 2022″. Lo stesso vale per chi ha presentato la Cila entro il 31 dicembre 2022. Due occasioni, quindi, entrambe sfumate per i nuovi cantieri. Per chi non ha colto l’occasione, la detrazione scende per tutto il 2023 al 90%, per poi arrivare al 70% nel 2024 e, nel 2025, al 65%.
Numeri e date leggermente diversi, invece, per le case unifamiliari o, se si preferisce, le villette. Per le villette che, entro il 30 settembre 2022, hanno visto eseguire almeno il 30% dei lavori, la detrazione è del 110% sulle spese sostenute entro il 31 dicembre 2023. In caso contrario, continua Altroconsumo, la detrazione del 110% spetta solo per le spese sostenute fino al 30 giugno 2022. L’effettiva esecuzione del 30% dei lavori si dimostra attraverso una dichiarazione scritta prodotta dal direttore dei lavori “basata sulla documentazione in suo possesso”. Se non si dovesse riuscire a dimostrare l’avvenuto completamento del 30% dei lavori entro fine settembre 2022, la detrazione passa dal 110 al 90%.
L’agenzia delle Entrate, infine, fa sapere che, sempre per le spese sostenute entro la fine del 2025, il superbonus è valido “per gli interventi effettuati nei Comuni dei territori colpiti da eventi sismici verificatisi a partire dal 1° aprile 2009, dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza”.
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di Giovanni Esperti www.wired.it 2023-09-04 13:04:41 ,