Il 22 e il 23 marzo potrebbero essere i giorni decisivi per il decreto superbonus. Potrebbe infatti dare il proprio esito in 48 ore in commissione Finanze alla Camera il voto sugli emendamenti, alla luce di una convergenza che, secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, sarebbe già stata trovata su alcuni dei temi più caldi interessati dalla norma.
Si va dunque sempre più verso una “soluzione condivisa”, come ha confermato il relatore del decreto Andrea De Bertoldi, deputato di Fratelli d’Italia, dopo un confronto con la maggioranza, il governo e le opposizioni. Un risultato che lo stesso politico bolzanino aveva in passato affermato di voler perseguire.
Quali dovrebbero essere le novità introdotte dal testo, che è atteso in aula alla Camera tra il 27 e il 29 marzo?
Le villette
Uno degli emendamenti al decreto superbonus prevede la proroga al 30 giugno 2023 della possibilità di beneficiare della misura al 110% per le villette e le case unifamiliari sulle quali al 30 settembre scorso era stato effettuato almeno il 30% dei lavori. Non è escluso peraltro che un subemendamento possa posticipare ulteriormente tale termine, portandolo al 30 settembre.
Le eccezioni
Arrivano conferme sul fatto che lo stop alle cessioni e allo sconto in fattura previsto dal decreto legge dello scorso 16 febbraio non dovrebbe valere per le onlus, le case popolari, i lavori per le barriere architettoniche e, solo relativamente alle aree del cratere, nemmeno per gli interventi effettuati con il sismabonus.
Chi ha presentato la Cila
Dovrebbe essere stata trovata anche la soluzione relativa alla deroga per chi ha già presentato la Cila. Non essendo richiesto alcun titolo abilitativo per l’edilizia libera, come per esempio caldaie, infissi o fotovoltaico, per attestare la data di inizio dei lavori dovrebbe bastare il versamento di un acconto con bonifico parlante o, in alternativa, le autocertificazioni sull’esistenza di un contratto da parte del venditore e dell’acquirente.
Sempre per chi ha presentato la Cila entro il 16 febbraio per gli interventi di superbonus al 110%, sarà possibile accedere alle opzioni dello sconto in fattura e della cessione del credito anche per nuovi lavori, stabiliti tramite variante alla Cila stessa o eventualmente deliberati dall’assemblea condominiale dopo tale data.
Altre trattative
Prosegue invece in commissione il confronto tra le varie parti politiche per trovare soluzioni utili a sbloccare il nodo del termine del 31 marzo per la comunicazione all’Agenzia delle entrate delle opzioni di cessione o sconto in fattura sulle spese edilizie del 2022, a intervenire sulle regole della remissione in bonis e a risolvere la questione relativa ai crediti incagliati.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2023-03-22 12:39:00 ,