Apple ha mantenuto le promesse e ha diffuso l’aggiornamento iOs 17.0.3 che è stato sviluppato soprattutto per correggere i problemi di surriscaldamento di iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max. L’update porta in dote anche qualche correzione minore oltre che novità in ambito sicurezza, ma non sono mancate segnalazioni di temperature ancora alte da parte di alcuni utenti sui social.
Il problema del surriscaldamento dei nuovissimi iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max era emerso sin dai primi giorni del debutto degli smartphone Apple di ultima generazione. Dopo un iniziale silenzio, il brand californiano aveva confermato come le temperature potessero raggiungere livelli sopra la norma, ma che la grande novità del titanio non fosse responsabile. Anzi, si erano citate app di terze parti, accusate di aver sovraccaricato troppo il chip Apple A17, come per esempio Uber o Instagram oppure il gioco Asphalt 9. L’aggiornamento iOs 17.0.3 va anche a sistemare un bug sulle reti wi-fi e eventi gestiti da Microsoft Exchange così come un problema di sicurezza che affliggeva i dispositivi gestiti dalla suite aziendale Apple Business Essential.
Contestualmente, Apple ha risolto una vulnerabilità del kernel che è stata già sfruttata su iOS 16.6 e precedenti e che consentiva a malintenzionati di ottenere privilegi di livello elevato sul dispositivo. Per questo motivo, la società ha impedito di poter effettuare il downgrade una volta passati a iOS 17.0.3 e 17.0.2.
Come aggiornare a iOs 17.0.3
Come da tradizione, si riceverà una notifica che informa dell’update disponibile, altrimenti basta controllare manualmente seguendo il percorso Impostazioni > Generali > Aggiornamento Software. Prima di avviare l’aggiornamento è bene completare il backup (da iCloud o servizi similari oppure su memorie esterne) avere la batteria carica e lasciare lo smartphone collegato alla corrente, inoltre conviene sfruttare una rete wi-fi sicura se non si ha un piano dati generoso. La compatibilità parte da iPhone Xr in poi e include anche l’ultima versione di iPhone Se del 2020.
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di Diego Barbera www.wired.it 2023-10-05 14:30:51 ,