La seconda stagione della serie horror Sweet Home – il primo k-drama, nel 2020, a conquistare le vette della Top Ten di Netflix – è una solida campagna a sostegno dell’estinzione dell’umanità: “Dopo aver girato tre stagioni [la terza e ultima la vedremo la prossima estate, ndr], credo di essere indeciso tra due fazioni. Prima tifavo per gli umani” ha svelato il protagonista Song Kang in un’esclusiva intervista video che riportiamo qui sopra, “ho sempre la sensazione che i mostri torneranno a essere umani. Quindi a volte, mentre il tifo per gli umani, mi rendo conto che alcuni mostri sono buoni e preferisco tifare per loro”. Adattamento del longevo webtoon di Kim Kan-bi e Hwang Young-chan, la prima annata era la cronaca tragica e violenta di un misterioso fenomeno che vedeva parte della cittadinanza trasformarsi gradualmente in mostri. Tutta la stagione era ambientata a Green Home, un palazzo popolato da diversi residenti – chi egoista, chi manipolatore, sfruttatore, coraggioso, protettivo – tra cui Cha Hyun-soo, un adolescente emarginato con la capacità di contrastare la “mostrificazione” rimanendo in una sorta di limbo tra i due mondi.
kim Jeong Won/Netflix
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di Lorenza Negri www.wired.it 2023-12-06 15:00:00 ,