Il numero esatto non è ancora noto, ma pare siano migliaia i distributori automatici di sigarette dei tabaccai colpiti da un attacco informatico nella notte del 25 marzo. Un colpo diretto alle macchine dell’azienda mantovana Laservideo, che hanno cominciato a vendere prodotti a 10 centesimi e, in alcuni casi, a mostrare appelli per la scarcerazione dell’anarchico Alfredo Cospito, detenuto al 41 bis.
Da Nord a Sud, fino alle isole, non è stato risparmiato nessuno. Secondo Gianfranco Labib Boughdady, presidente di AssoTabacchi intervistato dal Corriere della Sera, i punti vendita coinvolti sarebbero tra i 5mila e gli 8mila. In particolare, sembra che l’attacco abbia preso di mira tutti gli esercenti che utilizzano sistemi di Laservideo, azienda di Suzzara, in provincia di Mantova, specializzata dal 1989 nella vendita di distributori per tabacchi e gratta e vinci.
Cosa sappiamo
“Parlando con alcuni tecnici, abbiamo compreso come Laservideo utilizzi un sistema per cui è il server centrale a inviare informazioni ai distributori, quindi hackerando il server centrale è stato possibile entrare contemporaneamente in tutti i distributori”, ha spiegato Labib, aggiungendo poi che l’azienda in questione sia l’unica a usare questo tipo di sistema.
I prezzi di sigarette, tabacco, gratta e vinci, accendini, cartine e tutti gli altri prodotti disponibili sono stati abbassati a 10 centesimi e sulle schermate principali di alcuni distributori si poteva leggere “fuori Alfredo dal 41 bis”. Un importante messaggio politico a sostegno dello sciopero della fame che l’anarchico sta portando avanti da ottobre, per protestare contro la misura del carcere duro applicata contro di lui, per una “strage politica” che non ha causato alcun deceduto.
Nonostante il messaggio di solidarietà, l’attacco non è stato rivendicato ufficialmente da nessuna sigla anarchica o gruppo di attivisti informatici. L’unica “traccia” – che non corrisponde a una rivendicazione – si trova nella pagina Twitter Activist Anarchyst Anonymous, collegata al sito in italiano Anonymous legions. Nella prima pagina del sito si può leggere un articolo dal titolo “La strumentalizzazione del caso Cospito” e sulla pagina Twitter due post che riportano la notizia dell’attacco, sempre senza alcuna rivendicazione ufficiale.
AssoTabacchi non ha diffuso alcun comunicato ufficiale in merito sul proprio sito, ma sembra che il problema sia stato risolto. Tuttavia, ora c’è un’altra grana da affrontare: le persone che hanno acquistato prodotti a 10 centesimi sono passibili di denuncia, anche se prima di qualsiasi azione devono venire identificate e gli esercenti dimostrare che abbiano agito illegalmente in maniera consapevole.
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di Kevin Carboni www.wired.it 2023-03-27 11:02:23 ,