Se non fosse reale, questa storia sarebbe degna della sceneggiatura di una delle fiction che ha prodotto il protagonista dell’inchiesta condotta dalla procura di Roma. Alberto Tarallo, uno degli uomini più potenti dell’industria cinematografica italiana, ha falsificato un testamento per sottrarre l’eredità alla famiglia del suo compagno, Teodosio Losito, sul cui suicidio pende un’altra indagine.
Il patron della Ares Film, tramite l’avvocato Daria Pesce, sostiene che sarebbe stato proprio il compagno deceduto a consegnare al notaio le sue ultime volontà.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-01-11 23:01:00 ,roma.repubblica.it