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LA NOTA
Sono amare le parole che la famiglia ha messo nero su bianco in una nota. «Alberto voleva contribuire ad elevare il dibattito culturale della sua amata Agrigento, non gli è stato concesso, sui social viaggiano sentenze di condanna senza nemmeno il capo di imputazione – scrivono i parenti -.
La figlia Natalia non ha dubbi: sarebbe stata «la ferocia social» a travolgere il padre con «un linguaggio che non ha saputo decifrare». Alberto Re avrebbe creduto di «non potere recuperare la credibilità messa in discussione». È crollato un pilastro per chi, come lui, viveva di reputazione. Vittima dunque di quell’odio che Natalia conosce bene. Per contrastarlo, infatti, ha fondato e presiede il Movimento italiano per la gentilezza. Da sempre è in prima linea per spiegare che «empatia e ascolto» sono gli unici antidoti in un epoca segnata dalla violenza.
La famiglia Re ha ripreso, ringraziandolo per «la grande lezione», e fatte proprie le parole del prefetto Filippo Romano: «È fondamentale evitare il ripetersi di simili vicende, la critica politica e giornalistica legittima ha superato i confini dell’umanità. Tutti coloro che ricoprono ruoli amministrativi devono impegnarsi a prevenire simili disonori». I funerali dell’imprenditore si svolgeranno oggi alla chiesa di Santa Lucia.
L’INCHIESTA
Sui motivi che hanno portato l’imprenditore a togliersi la vita la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta. Bisogna capire se possa essere contestata l’istigazione al suicidio. I poliziotti hanno acquisito alcuni documenti nell’ufficio della vittima. Ed è spuntata la lettera di addio con dei riferimenti chiari alle polemiche giornalistiche e social di cui era stato bersaglio negli ultimi giorni: dall’incapacità organizzativa ai costi della manifestazione che, visti i risultati, secondo alcuni rappresentavano uno spreco. La famiglia ha deciso di nominare un avvocato.
«Alberto non ce l’ha fatta. Sono profondamente addolorato, se ne va un grande amico, un galantuomo, un uomo perbene. Porterò con me il ricordo di un uomo appassionato, amante del bello e della cultura ed innamorato della sua città», ha commentato il sindaco di Agrigento Francesco Micciché. Stasera al teatro Pirandello le poltrone non resteranno vuote. È la serata della consegna dei premi. Il festival va avanti, anche e soprattutto per onorare la memoria di chi non c’è più. Così hanno deciso gli organizzatori. Non ci sarà Alberto Re, che si è sparato un colpo di pistola. «Travolto dalla ferocia dei social», dicono i familiari.
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2023-11-25 05:10:38 ,