Quando si parla di spazio c’è sempre chi sbraita che sia uno spreco di denaro. Si può rispondere in vari modi a questa obiezione, per esempio raccontando del valore culturale intrinseco dell’esplorazione scientifica dell’universo, delle ricadute positive dal punto di vista geopolitico – lo spazio ha bisogno di cooperazione internazionale, o dell’importanza decisivo, dal punto di vista tecnologico ed economico, del settore spaziale. Ma secondo la regola narrativa dello show don’t tell, una delle risposte più efficaci risulta mostrare la pletora di tecnologie di utilizzo quotidiano che senza la inchiesta spaziale non esisterebbero. C’è un programma della NASA, chiamato NASA spin-off, che raccoglie proprio tutte le tecnologie legate in un modo o nell’altro, alla inchiesta spaziale made in USA. E forse non c’è un singolo programma spaziale che ha avuto un impatto maggiore, da questo punto di vista, rispetto alle missioni lunari Apollo.
Mark Zuckerberg ci ha a fatica regalato una nuova ondata di fango sui so…
Grazie Mark Zuckerberg. Avevamo bisogno di iniziare l'anno con un buon proposito. Un incoraggiamento. Una buona notizia. Oh, la storia...