Temporali: un aereo-spia della Nasa vola nelle tempeste per prevederne la violenza

Temporali: un aereo-spia della Nasa vola nelle tempeste per prevederne la violenza

Temporali: un aereo-spia della Nasa vola nelle tempeste per prevederne la violenza


Saperne di più sui temporali e sui diversi tipi di scariche di energia che si originano al loro interno potrebbe fornire parametri utili per predire quando le tempeste potrebbero farsi più violente. E correre ai ripari. I ricercatori di tre centri della Nasa insieme a quelli dell’università di Bergen (Norvegia) e del Centro di ricerca navale degli Stati Uniti hanno portato a termine un mese di raccolta dati sui fulmini e sui lampi di raggi gamma terrestri volando dentro le nubi temporalesche con un aereo-spia modificato.

Lampi e bagliori

Le tempeste e i fulmini hanno sempre affascinato (e spaventato) l’essere umano. Sebbene siano secoli che si è affermato lo studio scientifico delle scariche energetiche che si verificano all’interno dei temporali, non tutto è ancora chiaro. Per esempio si sa relativamente da poco tempo che, oltre ai classici fulmini, nelle nubi temporalesche (anzi, per la precisione poco al di sopra) si possono formare anche altre scariche energetiche, come i lampi e i bagliori di raggi gamma terrestri – i primi brevissimi, i secondi che possono durare dai minuti alle ore. Sono “fatti” delle onde più corte e energetiche dello spettro della radiazione elettromagnetica, ma, a differenza dei Fast Radio Burst che vengono dallo Spazio profondo, si originano poco sopra le nostre teste. Sono fenomeni difficili da studiare da terra, e che per questo sono stati osservati meglio dallo Spazio, per esempio con strumenti installati sulla Stazione spaziale internazionale.

Il progetto Aloft

I ricercatori di tre centri della Nasa, dell’università di Bergen e del Laboratorio di ricerca navale degli Stati Uniti hanno avviato una collaborazione, chiamata progetto Aloft, per capire meglio questi fenomeni. Da poco, gli scienziati hanno annunciato di aver concluso una delle fasi sperimentali, che ha previsto la raccolta di dati direttamente dall’interno delle tempeste.

Piloti della Nasa hanno volato per un totale di 60 ore dentro i temporali nei cieli dell’America centrale e dei Caraibi a bordo di un ER-2, un ex aereo-spia (Lockheed U-2) modificato, dotato di strumentazioni scientifiche all’avanguardia (rilevatori di lunghezza d’onda dall’infrarosso all’ultravioletto che i satelliti attuali non raccolgono) che hanno permesso di acquisire l’analisi aerea più dettagliata mai realizzata delle nubi temporalesche e dei fenomeni di raggi gamma terrestri.



Leggi tutto su www.wired.it
di Mara Magistroni www.wired.it 2023-08-21 14:49:37 ,

Previous Agenzia delle entrate, come funziona l’algoritmo per scovare gli evasori fiscali | Wired Italia

Leave Your Comment