Continua a crescere il tragico bilancio dei decessi nel terremoto di magnitudo 7.7 della scala Richter che si è verificato ieri al confine tra Turchia e Siria. Sono già oltre 4.300 i morti accertate (almeno 2921 in Turchia e 1451 in Siria) e il numero potrebbe continuare a salire nelle prossime ore. Ancora molti i dispersi sotto le macerie e oltre 20mila i feriti.
Intanto la macchina dei soccorsi si è messa in moto da ogni parte del mondo Italia compresa. La Turchia ha “ricevuto offerte di aiuto da 45 Paesi, oltre all’Unione europea e alla Nato”, ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha proclamato 7 giorni di lutto nazionale. Ankara ha chiesto formalmente aiuto agli alleati della Nato. Secondo quanto si legge nella richiesta, inviata da Ankara, la Turchia ha bisogno di staff ed equipaggiamento medico, di diverse unità di ricerca e soccorso e di “ospedali da campo”, particolarmente adatti “alle avverse condizioni del tempo”.
Questa mattina erano già 13.000 i soccorritori, molti dei quali volontari, ad aver lasciato Istanbul nelle ultime 12 ore per raggiungere le zone terremotate. Molti di loro diretti ad Hatay, dove mancherebbero le squadre necessarie ad estrarre le persone intrappolate sotto le macerie. Atterrati a Damasco anche gli aerei carichi di aiuti in provenienza da Iran e Iraq con circa 70 tonnellate di cibo, medicinali e coperte. I generi di prima necessità sono stati consegnati questa mattina.
Dagli Usa il presidente Joe Biden ha chiamato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per esprimergli le condoglianze sue e del popolo americano per il devastante sisma che ha colpito il Paese. Biden – ha reso noto la abitazione Bianca in una dichiarazione – ha sottolineato “la disponibilità degli Stati Uniti a fornire tutta l’assistenza necessaria” all’alleato Nato. L’amministrazione americana – ha annunciato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della abitazione Bianca, John Kirby – sta inviando due squadre di ricerca e soccorso di 79 persone per sostenere le operazioni delle squadre di soccorso turche. Biden ed Erdogan hanno discusso di altra assistenza che potrebbe essere necessaria alle persone colpite dal sisma, dall’assistenza sanitaria ai generi di prima necessità.
Intanto il ministro degli Esteri Tajani fa sapere che “l’Unità di Crisi del ministero degli Esteri ha rintracciato tutti gli italiani che erano nella zona del sisma. Tranne uno. Si sta cercando ancora un nostro connazionale, in Turchia per ragioni di lavoro. La Farnesina, fino ad ora, non è riuscita ad entrare in contatto con lui”.
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2023-02-07 06:12:00 ,