Dopo la fondazione dell’attuale convento e chiesa di Santa Maria del Pozzo, sicuramente prima della avvenuta morte nel 1517, la regina Giovamna III per incrementare il culto della Vergine indisse una solenne fiera da tenersi il Martedì in Albis di ogni anno. Divenuta presto molto popolare, vi intervennero così tanti pellegrini che ogni volta si rese necessario rifornire il convento di provviste ed installare baracche per la vendita e la consumazione dei generi alimentari [C. Greco, Fasti di Somma, 1974, 163].
Nei verbali del Decurionato, e precisamente nella tornata del 27 ottobre del 1811, è attestato che la fiera del martedì in albis già si teneva nel luogo impropriamente detto Largo del Duca, oggi comunemente chiamata piazza Vittorio Emanuele III, nel martedì in Albis. Tra i motivi dello spostamento da Santa Maria del Pozzo alla piazza stazione – spiega la dott.ssa Cinzia Feola – vi fu non solo l’aumento della cittadinanza nel centro abitato, ma anche le accresciute difficoltà di collegamento con la località Santa Maria del Pozzo, le cui antiche strade di accesso non erano più adeguate per la mancata manutenzione. Fino al 5 aprile del 1988, comunque, la fiera è stata il fiore all’occhiello della città: insieme a quelle di Ottaviano, Poggiomarino, san Gennaro Vesuviano, Nola e Gragnano, era censita nel 1974 tra le prime in Campania dalla Camera di Commercio di Napoli. Dopo il 1988, la fiera fu spostata nella periferia di San Sossio. Il Sindaco Salvatore Di Sarno con delibera di Giunta ha riportato dopo 36 anni la fiera on piazza Vittorio Emanuele III.
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