Questo, lo si capisce dalla sinossi e dalle tematiche affrontate, non è il solito racconto della tv italiana, che mette il realismo davanti a tutto per mostrare il mondo (più o meno) per quello che è. Questo è un racconto cinematografico fatto per la tv, che rassegna un mondo diverso dal nostro per raggiungere maggiore profondità. Qualsiasi serie di antimafia tradizionale edulcora il mondo della magistratura per esaltare lo spirito della lotta al crimine; The Bad Guy è invece la storia di persone che fanno cose orrende, con un animo nero (lo stesso Scotellaro, quando era magistrato, era un uomo ossessionato e ben poco equilibrato). Sono esseri umani terribili come tanti altri, posti in situazioni che fanno emergere il loro lato peggiore. A differenza di qualsiasi serie americana sul tema, questa fa anche ridere. Non ridere per le gag ma ridere dell’ordinario ridicolo delle persone e dello straordinario ridicolo di molte dinamiche mafiose.
In un certo senso, questa storia, al contempo molto seria e molto divertente, rappresenta la grande parodia delle nostre fiction. Come ogni parodia è l’opposto di ciò che prende in giro. È una serie tecnicamente eccellente, senza la solita luce piatta e il montaggio svogliato, ma con una fotografia piena di personalità e un ritmo mai uguale; prende Luigi Lo Cascio, l’attore tradizionale italiano, e lo ribalta in un ruolo in stile Breaking Bad, trasformandolo puntata dopo puntata e facendo emergere la sua natura criminale. Prende Claudia Pandolfi, una colonna della fiction italiana, e le dà un ruolo nero, nervoso e potentissimo. Prende la politica, che la fiction tratta sempre con rispetto e deferenza, e la fa interpretare da un comico (Bebo Storti), che attribuisce al ministro una personalità umorale, cinica e priva di qualsiasi senso etico. E infine, prende le famiglie mafiose, usualmente ritratte senza sfumature per scongiurare fraintendimenti da parte del pubblico, e le rende complesse, con personaggi comprensibili e altri meschini. Nella famiglia che Remora forma, composta quasi solo da gentil sesso, ci sono istanze diversissime che vanno dall’assurdo al serio: una suora, una che vuole andare a Domenica In e un’altra che vuole l’abolizione del 41-bis.
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di Gabriele Niola www.wired.it 2024-12-05 11:28:00 ,