A una Christina Hendricks in stato di grazia spetta il ruolo della premurosa e saggia madre di Nan e Ginny. Un team tutto al femminile dentro e fuori la writer’s room, una colonna sonora rockettara alla Plunkett & Mcleane composta da tracce celebri e inedite di voci femminili (da Taylor Swift a Warpaint, da Maggie Rogers a Sharon Van Etten), una cornice sontuosa generosamente donata dal budget illimitato concesso alle produzioni Apple non bastano a fare di The Buccaneers una serie vincente. A renderla un pregevole, profondo, delicato e duro ritratto della condizione femminile dell’epoca è un lavoro di squadra nel quale si distinguono una scrittura acuta e sensibile e l’interpretazione fenomenale della Hendricks, a cui spetta un ruolo dimesso, difficile e molto bello. La Hendricks è una moglie tradita che ha affrontato una situazione insostenibile con grazia e coraggio, saggezza e bontà, senza mai perdere un atteggiamento modesto e dignitoso, ma sempre proteggendo come una leonessa le figlie e la loro reputazione. Katherine Kakeways, showrunner e sceneggiatrice assieme a un’altra manciata di autrici, persegue la missione di strappare via la patina di glamour, ipocrisia e vacuità alla Bridgerton per denunciare le iniquità di una società spregevole.
Leggi tutto su www.wired.it
di Lorenza Negri www.wired.it 2023-11-08 15:00:00 ,