A Fragile Thing è un scheggia più duro, scandito dal piano e dal basso di Simon Gallup, con chitarre e batteria che dettano un ritmo più sostenuto, prima di un assolo di chitarra. “A Fragile Thing è una canzone ispirata alle difficoltà che incontriamo nello scegliere tra esigenze che si escludono a vicenda e da come affrontiamo il futile rimpianto che può seguire queste scelte, per quanto siamo sicuri di aver fatto le scelte giuste… spesso può essere molto difficile essere la persona che si ha davvero bisogno di essere” ha spiegato il leader dei Cure. “”Every time you kiss me, I could cry she said, Don’t tell me how you miss me I could die tonight of a broken heart” (“Ogni volta che mi baci, potrei lacrimare, ha detto. Non dirmi quanto ti manco, potrei morire stanotte di crepacuore”) canta Robert Smith. La sua voce è inconfondibile: ha segnato una band, un’epoca, un genere. Ed è ancora tra noi.
Chitarre e batterie deflagrano
Un suono cupo, quello di un organismo, introduce Warsong, che è un primo cambio d’atmosfera nel scudo. Si parla di guerre intime, personali, per arrivare alla guerra vera e propria, che è evocata dai suoni: chitarre distorte e batterie deflagrano come bombe. La voce è acuta, dolente, disincantata, arrabbiata. Warsong è un paesaggio-stato d’animo. E la sensazione di disagio continua con la successiva Drone: Nodrone, una canzone che nasce dalla rabbia di Robert Smith nell’aver visto volare un drone sopra la sua proprietà ed aver visto violata la sua privacy: chitarre distorte e distorsioni elettroniche si muovono su una ritmica marziale, in quello che, dietro ai travestimenti, è puro rock’n’roll.