di Paolo Armelli
Tra amori improbabili, discutibili gusti artistici e qualche parola di troppo, in mezzo a tanta azione e adrenalina The Walking Dead ci ha regalato anche delle scene molto spassose
Una delle serie più amate dell’ultimo decennio sta volgendo al termine: con gli episodi dell’undicesima stagione attualmente in corso di diffusione su Disney+, infatti, The Walking Dead si avvicina al suo epilogo. La produzione Amc, che ha dato origine a un vero e proprio universo televisivo, volge al termine dopo aver appassionato milioni di spettatori in tutto il mondo. Per celebrarla, lo scorso giovedì 16 settembre a Milano si è svolta una festa che ha messo in campo tutto l’immaginario più terrificante e spesso strampalato di questa serie così memorabile. Perché se è vero che The Walking Dead ha tenuto gli spettatori col fiato sospeso per anni e anni grazie alle sue atmosfere horror, alle avventure adrenaliniche e alle sorprese non sempre piacevoli, è altrettanto innegabile che ha regalato diversi momenti assurdi, bizzarri, al limite del nonsense. Perché una grande serie sa anche ridere di sé stessa, e noi lo facciamo con questa carrellata di scene fra il buffo e il ridicolo:
Il gatto arcobaleno
Uno dei momenti più teneri e anche bizzarri della terza stagione avviene nell’episodio Ripulire, quando Michonne e il giovane Carl passano un po’ di tempo insieme mentre Rick è intento a negoziare con un instabile Morgan. I due trascorrono del tempo insieme e si conoscono meglio: Carl è impressionato dalle capacità di sopravvivenza di Michonne che rischia la vita per recuperare una foto della madre di lui, Lori. Ma c’è qualcos’altro per cui valeva la pena rischiare per lei: un gatto arcobaleno: “È meraviglioso. Non lo potevo lasciare“. Detto di una statuetta colorata in modo psichedelico, forse non è la più lineare delle opinioni ma il cortocircuito artistico riesce a scatenare una risata liberatoria e, in modo ancora più emotivo, legare ancora di più questi due personaggi.
L’invettiva
Rick Grimes è sicuramente il personaggio più memorabile dell’intera serie e molti spettatori ancora lo rimpiangono. È certo però che, soprattutto a partire dalla quarta stagione, i suoi dialoghi risentono di un’eccessiva dimensione eroica, spesso perdendosi in infiniti sermoni sulla sopravvivenza, il senso della guerra, la fine del mondo e così via. I suoi discorsi sono diventati una specie di esempio negativo di come non si dovrebbe far parlare un protagonista. Fra tutti possiamo ricordarne uno: il violentissimo scontro fra Rick e Pete nel quinto episodio della quinta stagione è seguito da un’ennesima piazzata, un’invettiva talmente sconnessa e livorosa da sembrare anche irrimediabilmente comica.
Inseguendo Gesù
In una serie fatta di azioni violente, fughe improvvisate, inseguimenti, di certo nessuno si aspettava una scena come quella dell’episodio 10 della sesta stagione, La legge della probabilità. Prima di guadagnarsi la fiducia di Rick e compagni, il personaggio di Paul Rovia detto Jesus ha la funzione di procacciatore di scorte per la comunità di Hilltop, ed è per questo che si mette a rubare le provviste dal tetto del camioncino guidato da Rick e Daryl. Scoperto, dopo essere volato rovinosamente a terra, Jesus fugge inseguito sia a piede sia in auto dagli altri due: ne risulta una fuga a cui mancava solo la musichetta di Benny Hill. Il risultato finale, con il camion che finisce direttamente nel fiume, aggiunge una nota di ulteriore assurdità a tutta la vicenda.
Il cervo
Una serie come The Walking Dead è celebre per i suoi colpi di scena, per il trucco raccapricciante dei suoi zombie, per le scene d’azione violente a dir poco. Altri aspetti della realizzazione della serie, come per esempio i suoi effetti speciali, sono molto più discutibili. È risaputo che questa produzione non eccelle nella tecnica del Cgi. Anche se Shiva, la tigre protettrice di Ezekiel, è realizzata in modo piuttosto credibile, altri risultati sono davvero risibili: è il caso del cervo che Rick e Michonne incontrano in È giunto il momento, il dodicesimo episodio della settima stagione. L’animale appare talmente finto da risultare del tutto esilarante, entrando di diritto nell’Olimpo nei momenti più assurdi della serie (nell’immagine qui sopra aguzzate la vista se non lo vedete subito).
Storia a quattro
Anche i fan più sfegatati di The Walking Dead possono ammettere senza timore che una delle cose che funzionano meno nello sviluppo della serie sono le storie d’amore, spesso improvvise, insensate, abbandonate nello stesso modo fulmineo in cui sono nate (citofonare Rick e Jessie, o Ezekiel e Carol). L’apice dell’assurdità però è raggiungo con il quadrangolo formato da Rosita, Gabriel, Siddiq e Eugene. Durante la nona stagione si viene a sapere all’improvviso che Rosita e padre Gabriel hanno una storia, ma si scopre anche che la donna è rimasta incinta durante i suoi rapporti occasionali con Siddiq. Allora Gabrie, Siddiq e la stessa Rosita trovano un accordo per crescere tutti e tre insieme il nascituro, se non fosse che anche Eugene è innamorato di Rosita. Il rischio Beautiful, in queste relazioni così intrecciate, è sempre dietro l’angolo.
Bonus track: una festa speciale
A Milano per celebrare il successo della serie c’è stato un esclusivo party di lancio dell’undicesima e ultima stagione di The Walking Dead, l’amatissima serie basata sui fumetti scritti da Robert Kirkman disponibile in esclusiva su Disney+, con un nuovo episodio ogni lunedì. Per l’occasione, lo Spirit de Milan si è vestito delle atmosfere e delle ambientazioni più iconiche di The Walking Dead. Ecco un assaggio di quello che è successo…
Source link
www.wired.it
2021-09-23 13:00:08