TikTok è stato citato in giudizio dallo Stato dell’Indiana, accusato di aver preso di mira adolescenti con contenuti per adulti. Tutto ciò arriva mentre alcuni Stati americani si scagliano contro la piattaforma, facendo riferimento alle preoccupazioni per la sua influenza sui bambini e i problemi di sicurezza legati alla Cina.
La causa intentata il 7 dicembre
L’Indiana ha dunque intentato mercoledì 7 dicembre un paio di cause contro TikTok, sostenendo che la piattaforma inganna i consumatori sui suoi contenuti e sulla sicurezza dei dati, l’ultima di un numero crescente di iniziative da parte di funzionari statali per contrastare l’influenza della piattaforma sui bambini e i suoi legami con la Cina. Lo Stato ha dichiarato che le sue azioni legali sono le prime del genere contro la popolare applicazione e il suo proprietario, ByteDance Ltd., con sede a Pechino.
In una delle denunce, l’Indiana sostiene che l’algoritmo di TikTok è progettato per assuefare i giovani utenti e promuove contenuti dannosi non adatti a loro. La causa cita studi e rapporti che collegano l’uso massiccio della piattaforma a disturbi mentali tra gli adolescenti, tra cui disturbi alimentari e depressione.
L’accusa mossa a Tik Tok
«TikTok – ha dichiarato il procuratore generale dell’Indiana Todd Rokita, repubblicano -espone attivamente i nostri figli all’uso di droghe, all’abuso di alcol, alle bestemmie e a materiale sessualmente esplicito in giovane età. TikTok sta ingannando i genitori dell’Indiana”.
La seconda causa sostiene che la Cina è in grado di utilizzare i dati di TikTok per spiare, ricattare e costringere gli utenti a servire la sicurezza nazionale e gli interessi economici del Paese. Entrambe le cause chiedono di modificare le pratiche di TikTok, oltre a sanzioni civili per ogni presunta violazione.