Le informazioni finanziarie sensibili che migliaia di creator e aziende hanno comunicato a TikTok per ricevere pagamenti relativi ai propri contenuti, come per esempio numeri di previdenza sociale e codici fiscali, sarebbero stati archiviati a loro insaputa dalla piattaforma su server in Cina. Lo riporta Forbes, specificando che tali dati sarebbero pienamente accessibili da parte dei dipendenti di ByteDance, la società sviluppatrice del social network.
TikTok utilizza infatti diversi strumenti interni, nonché database della stessa società madre con sede a Pechino per gestire i pagamenti ai propri utenti, tra i quali figurano anche cittadini europei e statunitensi con numeri di follower da star. Gli stessi sistemi vengono impiegati per pagare i fornitori esterni e le imprese che collaborano con la piattaforma.
Stando a quanto risulta alla testata economica statunitense, proprio attraverso tali strumenti informazioni finanziarie sensibili e personali di quei creator e quelle aziende sarebbero stati quindi materialmente conservati in server che si trovano all’interno della repubblica popolare cinese, disponibili anche per dipendenti teoricamente non autorizzati ad accedervi.
Di fatto, attraverso soffiate, registrazioni audio e video, screenshot di documenti riservati, Forbes sarebbe venuta dunque a conoscenza di una situazione che smentisce la testimonianza rilasciata a marzo davanti al Congresso dall’amministratore delegato di TikTok Shou Zi Chew. Il dirigente aveva infatti dichiarato sotto giuramento che tutti quei dati erano stati sì archiviati, ma non in Cina, bensì “in Virginia e a Singapore” e che “l’accesso a essi è richiesto dai nostri ingegneri a livello globale”. Alex Haurek, portavoce della piattaforma, ha dichiarato di “rimanere fiducioso dell’accuratezza della testimonianza di Shou“.
Il social network cinese continua quindi a essere protagonista delle tensioni tra Stati Uniti e Cina. L’applicazione è stata infatti da tempo bloccata su tutti i dispositivi delle agenzie statali e federali. E continua a restare in piedi l’ipotesi che possa essere vietato in tutto il paese se la proprietà cinese non dovesse accettare di vendere le proprie quote della società.
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di Alessandro Patella www.wired.it 2023-05-31 15:32:53 ,