L’era delle piattaforme gratuite sembra volgere al termine. In queste settimane, infatti, sono tantissime le indiscrezioni che rivelano che presto TikTok, Instagram e Facebook potrebbero lanciare piani di abbonamento senza pubblicità per i loro utenti. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, infatti, Meta sta lavorando a una nuova opzione a pagamento per garantire un’esperienza nuova al pubblico delle sue piattaforme. Più nel dettaglio, la società sembrerebbe intenzionata a proporre un abbonamento di 10 euro al mese per ogni account Facebook o Instagram su desktop, più 6 € per ogni account in aggiunta. Un prezzo che aumenterebbe fino a 13 € al mese per i dispositivi mobili, perché Meta terrebbe conto delle commissioni addebitate dagli app store di Apple e Google sui pagamenti in-app.
Per il momento, però, si tratta soltanto di indiscrezioni, anche la società madre di Facebook e Instagram sembra aver comunicato alle autorità di regolamentazione europee di essere intenzionata a lanciare il suo piano di abbonamento senza pubblicità nei prossimi mesi, offrendo comunque agli utenti la possibilità di scegliere di accedere gratuitamente alle piattaforme, accettando di visualizzare gli annunci pubblicitari degli inserzionisti. Come anticipato, Meta non è la sola società intenzionata a voler adottare questa strategia. Anche TikTok, infatti, pare stia lavorando a qualcosa di simile. Lo conferma TechCrunch, che ieri ha condiviso alcuni dettagli utili sulla nuova funzione del social cinese.
Secondo quanto riportato, il piano di abbonamento di TikTok è attualmente in fase di test in un solo mercato di lingua inglese al di fuori degli Stati Uniti, il che significa che la piattaforma è ancora piuttosto lontana dalla possibilità di lanciare l’opzione a livello globale. Al di là di questo, quello che risulta interessante è che per la prima volta TikTok stia pensando di adottare un modello di abbonamento simile a quello già introdotto da Twitter, e poi ripreso da Meta, permettendo così agli utenti di non visualizzare gli annunci pubblicitari degli inserzionisti. Una decisione a cui la piattaforma è arrivata dopo molto tempo, considerando che questa deve la maggioranza delle sue entrate proprio alla pubblicità.
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di Chiara Crescenzi www.wired.it 2023-10-03 09:18:37 ,