In vista dell’attesa testimonianza del suo amministratore delegato Shou Zi Chew alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti d’America, TikTok ha organizzato una campagna a tutto campo al Campidoglio di Washington D.C., sede del Congresso americano. Nell’ambito dell’iniziativa, la società ha pagato diversi influencer del social network per portarli faccia a faccia con legislatori e giornalisti e condividere il loro viaggio con un pubblico che nel complesso conta circa sessanta milioni di follower.
TikTok ha spesato il viaggio, l’hotel, i pasti e le navette da e per il Campidoglio di decine di influencer, secondo quanto dichiarato dai creatori e dalla stessa azienda. Ogni creator ha potuto portare con sé un accompagnatore. Il portavoce di TikTok Jamal Brown conferma che “TikTok ha coperto le spese di viaggio di tutti i creator e dei loro ospiti“.
“Si sono occupati di qualsiasi ostacolo per arrivare“, racconta Tiffany Yu, influencer e attivista che si occupa di disabilità di Los Angeles, chiamata a parlare in una conferenza stampa orchestrata nei minimi dettagli sotto la maestosa cupola del Campidoglio di Washington.
La manifestazione organizzata da TikTok
Mentre alcuni influencer riferiscono di essersi pagati da soli il biglietto aereo per Washington, tutti quelli con cui abbiamo parlato hanno usufruito di un alloggio in hotel gratuito. Non è chiaro cosa sia stato offerto di preciso a chi ha preso parte al viaggio verso la capitale statunitense, ma l’impressione è che tutti abbiano ottenuto un vantaggio di qualche tipo. Insieme agli oltre trenta influencer presenti con i loro accompagnatori, Wired US ha contato altre dieci persone che a vario titolo erano al Campidoglio per conto di TikTok.
“Più di 150 milioni di americani, tra cui cinque milioni di aziende statunitensi, si affidano a TikTok per innovare, trovare una comunità e integrare i propri mezzi di sostentamento – dichiara Brown –. Un divieto statunitense a TikTok potrebbe avere un impatto diretto sui mezzi di sostentamento di milioni di americani. I legislatori di Washington che discutono di TikTok dovrebbero ascoltare in le persone la cui vita sarebbe direttamente influenzata dalle loro decisioni“.
Gli influencer con cui ha parlato Wired US non hanno nascosto che TikTok li ha portati a Washington per sostenere l’azienda (l’iniziativa è stata raccontata per la prima volta da Politico e The Information). “Ci hanno portato qui, ma non siamo stati pagati“, dice Jorge Alverez, un creator del New Jersey che parla di salute mentale sull’app. TikTok “ha pagato il trasporto. Anche questa è un’informazione pubblica”, aggiunge.
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di Matt Laslo www.wired.it 2023-03-24 17:09:16 ,