Dopo intensi giorni di ricerche, il ritrovamento di detriti in prossimità del relitto del Titanic ha spazzato via qualsiasi residuo di speranza per le sorti dei cinque uomini dell’equipaggio del sommergibile Titan della società OceanGate. Quei resti sono il Titan. Ora saranno da capire le cause del disastro. Un’ipotesi avanzata dalla Marina degli Stati Uniti è quella di un’ “implosione catastrofica”. Ecco di cosa si tratta.
Questione di pressione
Siamo tutti sotto pressione, letteralmente. Sulla terraferma, a livello del mare, la pressione che l’aria esercita è di una atmosfera, cioè di circa 1 chilogrammo per centimetro quadrato. Se si scende sotto il livello del mare, facendo un’immersione per esempio, al peso dell’aria si aggiungerà quello dell’acqua. Più si scende, maggiore sarà la pressione: a ogni 10 metri di profondità si deve aggiungere 1 atmosfera circa.
Un’implosione è quello che avviene a un corpo quando la pressione esterna supera le forze interne che le si oppongono: il risultato è il collasso dell’oggetto, uno schiacciamento su se stesso che si verifica in frazioni di secondo.
Il caso del Titan
Il relitto del Titanic, che era la meta del Titan, si trova a una profondità di circa 4 mila metri, sottoposto a una pressione di circa 375 atmosfere, cioè 387,64 chilogrammi per centimetro quadrato. Per raggiungerlo il Titan avrebbe dovuto impiegare più o meno 2 ore, ma i contatti con il sommergibile sono stati persi dopo circa 1 ora e 45 minuti dall’immersione. Supponendo che sia stato quello il momento del disastro, il sommergibile a quel punto della sua discesa sarebbe stato sottoposto a una pressione esterna più o meno paragonabile alla forza del morso di un grande squalo bianco.
Sebbene non si abbiano ancora dichiarazioni ufficiali in merito, la Marina statunitense ritiene che le condizioni dei detriti ritrovati siano compatibili con l’ipotesi dell’implosione. Sui media di tutto il mondo le teorie non mancano, prima fra tutte quella di un cedimento strutturale, forse dovuto all’impiego di quella fibra di carbonio mai approvata per la realizzazione dello scafo. Come sia potuto succedere saranno le autorità ad accertarlo, sempre che sia possibile stabilirlo.
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di Mara Magistroni www.wired.it 2023-06-23 10:03:23 ,