Nel vasto panorama della letteratura del Novecento, pochi autori hanno saputo tessere le trame della fantasia con la maestria e la profondità di J.R.R. Tolkien. Le sue opere non sono soltanto racconti epici ambientati in terre di magia, ma veri e propri simboli intrisi di significati. Attraverso capolavori come “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit“, Tolkien ha toccato i principali tòpoi letterari, elevandoli all’ennesima potenza: la lotta tra il bene e il male, la ricerca dell’identità, il viaggio dell’eroe e il valore dell’amicizia si intrecciano in modo magistrale, affascinando generazioni di lettori e ispirando anche il cinema e la cultura popolare.
A Tolkien va riconosciuto il merito di aver saputo creare un universo immaginario e di aver offerto al lettore un viaggio che è al tempo stesso emozionale e intellettuale. Nel suo capolavoro “Il Signore degli Anelli“, la complessità dei personaggi, le sfumature morali e il costante richiamo alla lotta tra la luce e l’oscurità riflettono le tensioni del mondo reale. Solo per dirne una: Tolkien combatté la Prima guerra Mondiale e sono molti i critici che hanno saputo trovare delle analogie tra quel periodo della sua vita e alcune sensazioni capaci di trasparire dal suo scritto più famoso.
A Tolkien anche un merito che pochi grandi della letteratura possono vantare, quello di essere riuscito a entrare nell’immaginario collettivo di tutti In occasione dei cinquant’anni dalla sua morte (2 settembre 1973) abbiamo raccolto cinque libri che raccontano al meglio lui e le sue opere.
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di Federico Vergari www.wired.it 2023-09-01 14:00:00 ,