Ha ammesso di avere puntato soldi sul calcio, e in particolare sul suo Milan. E per questo la sua posizione è molto più delicata per la giustizia sportiva. Sandro Tonali, indagato nell’inchiesta torinese sulle scommesse illegali, ha deciso di collaborare, come ha già fatto il suo amico Nicolò Fagioli: prima in procura Figc e poi ai magistrati che lo hanno ascoltato martedì a Torino ha confessato quello che sapeva di non poter più nascondere.