Torino, il Garante della privacy indaga sui video della festa di matrimonio
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Torino, il Garante della privacy indaga sui video della festa di matrimonio
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Scatta un’istruttoria del Garante della privacy sulla vicenda della festa in una villa a Torino durante la quale il commercialista e finanziere torinese Massimo Segre ha pubblicamente umiliato di fronte a 150 ospiti colei che sarebbe dovuta diventare essere la sua futura moglie, Cristina Seymandi, già collaboratrice dell’ex sindaca 5 Stelle del capoluogo piemontese, Chiara Appendino. Una violenta vendetta consumata in pubblico, che apre dei profili di privacy su cui ha deciso di intervenire l’Autorità garante per la protezione dei dati personali.

Segre ha accusato l’ex fidanzata di presunti tradimenti davanti alla platea degli invitati alla festa, mentre sui social network sono circolati video del discorso del finanziere. In una nota si legge che “il Garante, in relazione alle notizie diffuse dalla stampa e al video della festa organizzata in una villa di Torino nel corso della quale un noto professionista ha rivelato dati e informazioni sulla vita privata della sua ex partner e di terzi, sta procedendo all’avvio di un’istruttoria al fine di accertare eventuali responsabilità connesse alla violazione della vigente disciplina sulla privacy”. Già la giurista Vitalba Azzollini, nelle ore immediatamente successive alla circolazione dei video, aveva osservato come la vicenda prefigurasse questioni di privacy.

Il Garante ha aggiunto che “l’istruttoria sarà, in particolare, volta a accertare il possesso – da parte dei diversi soggetti che hanno proceduto, a diverso titolo, anche attraverso video, alla diffusione dei dati e dei contenuti in questione – di un’idonea base giuridica”. Insomma, si domanda il Garante, chi ha diffuso i video della festa aveva titolo per far circolare quelle informazioni, che riguardano la vita intima di Seymandi e di persone a lei vicine, come la figlia?

In calce alla nota un richiamo agli organi di stampa: “Frattanto il Garante richiama l’attenzione degli utenti dei social media e degli organi di informazione sul necessario rispetto della vita privata delle persone con particolare riferimento alla diffusione di dati personali relativi a relazioni sentimentali, come tali suscettibili di incidere in modo particolare sulla vita delle persone coinvolte, sulla loro reputazione e sulla loro sfera affettiva”.



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di Pietro Deragni www.wired.it 2023-08-14 09:19:34 ,

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