Torre del Greco. L’amministrazione comunale targata Giovanni Palomba ribadisce la volontà di non rinnovare i contratti ai precari del welfare e gli assistenti sociali in forza all’ente di palazzo Baronale annunciano lo stato di agitazione: rischio paralisi per i servizi essenziali destinati alle fasce deboli del territorio. Alla vigilia della scadenza dei rapporti di lavoro – fissata per il prossimo 15 maggio, dopo l’ultima proroga firmata lo scorso 31 marzo – torna d’attualità la vertenza dei 15 lavoratori praticamente «scaricati» dalla carovana del buongoverno uscita vincitrice dalle elezioni del 2018.
La fumata nera
A sancire la rottura definitiva la nota firmata da Giuseppe Manfredi e Nicola Di Donna – rispettivamente per conto di Cisl Funzione Pubblica e Uil Funzione Pubblica Lavoro – e indirizzata alla prefettura di Napoli e al sindaco Giovanni Palomba: una nota in cui si cristallizzano le mancate risposte del Comune alla richiesta di soluzione per garantire la stabilizzazione del personale in servizio presso il settore politiche sociali e si richiede l’intervento dell’ufficio territoriale del governo per la convocazione di un incontro di raffreddamento. «Le scriventi sigle sindacali il 13 aprile e il 29 aprile, attraverso apposite note, chiedevano un incontro al sindaco e agli organismi istituzionali interessati dalla vertenza – sottolineano Giuseppe Manfredi e Nicola Di Donna – al fine di trovare le giuste determinazioni alla questione dei precari». Richieste di incontro completamente ignorate dall’amministrazione comunale, decisa a portare avanti la linea indicata a fine marzo: nessuna ulteriore proroga dei contratti e nuovo bando per individuare 14 assistenti sociali da impiegare con contratti da 12 mesi.
Sos per le fasce deboli
La scelta dell’amministrazione comunale, annunciata al tavolo delle trattative dal delegato al welfare Antonio D’Ambrosio, rischia di provocare un vero e proprio «terremoto sociale» all’ombra del Vesuvio. Un pericolo sottolineato all’interno della comunicazione inviata al prefetto Claudio Palomba: «Nel condannare fortemente la chiusura dell’amministrazione comunale – evidenziano i rappresentanti di Cisl Fp e Uil Fpl – le organizzazioni sindacali dichiarano lo stato di agitazione e chiedono un ulteriore incontro, facendo rilevare come i contratti dei lavoratori precari dei servizi sociali, in assenza di proroga, provocheranno l’interruzione di servizi essenziali a una fascia di cittadini in condizioni di povertà e difficoltà, situazione che potrebbe mettere a rischio la tenuta sociale del territorio». Peraltro, in un periodo già particolarmente «delicato» sotto l’aspetto economico non solo per gli indigenti.
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Alberto Dortucci , 2022-05-08 06:45:46 ,