Un declino generalizzato, evidenziato da numeri in alcuni casi impietosi (su tutti l’ultimo posto di Luigi De Mossi a Siena). Ma con un paio di eccezioni: Matteo Biffoni (Prato) e Luca Salvetti (Livorno). Cala l’apprezzamento per i sindaci della Toscana: per il secondo anno consecutivo nessuno rientra nella top 10 del Governance Poll, l’indagine realizzata dall’istituto demoscopico Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore che rileva l’indice di popolarit dei primi cittadini dei capoluoghi di provincia (agli intervistati stato chiesto se avrebbero votato a favore o contro il sindaco del proprio comune in caso di imminenti elezioni). Una tendenza negativa che non risparmia nemmeno Eugenio Giani, gi di tre posizioni (dalla settima alla decima) e altrettanti punti percentuali (da 49 a 46) nella graduatoria dei presidenti di regione. Un dato inferiore anche a quello del 2020, l’anno della sua elezione (48.6%). Il confronto con la storia (recente) impietoso: Enrico Rossi, infatti, risultato per due volte il governatore con il consenso pi alto (2012 e 2013), oltre a svariati podi. In flessione pure Dario Nardella, che scende di una posizione (ora 23) e di un punto e mezzo (da 57% al 55.5%): niente a che vedere con le classifiche del suo primo mandato (trionfo nel 2015, secondo posto nel 2017).
Questa, invece, ha un sapore beffardo per il sindaco di Firenze, considerato che il pi apprezzato quello di Venezia, Luigi Brugnaro. Immediato il riferimento all’emendamento al decreto Aiuti che consente solo al comune lagunare (per ora) di arginare l’invasione degli Airbnb, grazie all’azione dei parlamentari veneti che ha provocato l’ira dello stesso Nardella. L’exploit lo fa registrare Matteo Biffoni, capace di riportarsi dal 90 al 14 posto: il sindaco di Prato (e presidente di Anci Toscana) guadagna 9,5 punti percentuali rispetto al 2021, passando dal 48% del gradimento al 57,5%, vicino al 58.2% del 2014, quando venne eletto per la prima volta dai lanieri. In ascesa pure il primo cittadino di Livorno Luca Salvetti, risalito dal 30 al 18 posto con un incremento dello 0,3% (da 56.5% a 56.8%), sebbene il dato sia parecchio inferiore rispetto al 63,3% del 2019, l’anno in cui successe a Nogarin, ponendo fine all’era pentastellata. Contento? Certo, ma ripeto che con le classifiche bene rimanere molto sereni, afferma Salvetti, la cui ascesa — e soprattutto quella di Biffoni — rappresentano una parziale soddisfazione per il centrosinistra, uscito sconfitto dalla sfida nei capoluoghi di provincia alle amministrative di giugno (vincendo a Carrara, ma perdendo a Pistoia e Lucca) con il centrodestra. Che deve fare i conti con un diffuso trend al ribasso: Vivarelli Colonna (Grosseto) 50 (-0.5%), Ghinelli (Arezzo) 56 (-3%), Persiani (Massa) 61 perdendo il 6.5%, Conti (Pisa) 63 (-2%). Luigi De Mossi (Siena) scivola addirittura all’ultimo posto, con un gradimento del 44% (-6%). Nella Governance Poll non rientrano i sindaci eletti nel 2022. Per la Toscana: Tomasi (Pistoia), Pardini (Lucca) e Arrighi (Carrara).
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5 luglio 2022 | 07:30
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