Il sindaco di Premariacco (Udine), Michele De Sabata, appreso che sul web è stata lanciata una proposta di mobilitazione popolare che sta riscuotendo molte adesioni virtuali per partecipare alle ricerche di Cristian Molnar, il 25enne disperso nel Natisone, ha chiesto che l’iniziativa venga subito fermata.
“Ci sono in campo i professionisti e il rischio è che degli improvvisati si mettano solamente a loro volta in pericolo”, ha ammonito, “la sola presenza di altre persone sarebbe peraltro da intralcio perché i sorvoli a bassa quota dell’elicottero possono essere pericolosi, per questo spesso alcuni tratti vengono interdetti alla circolazione. Nessuno ha dichiarato che da stasera si sospenderanno le ricerche, sarà solo fatta una valutazione per renderle maggiormente efficaci”.
Stamani è iniziato il decimo giorno di perlustrazione dei fondali. Si procede per circa 200 metri al giorno, escludendo progressivamente le zone bonificate che sono piene di forre, anfratti, buche, vegetazione intricata.
Questa sera, anche in base alle previsioni meteo avverse per domani, il comando dei vigili del fuoco comunicherà alla Protezione civile Fvg se ci sarà la necessità di volontari anche per la giornata di domani.
Proseguono intanto le polemiche: “Se i soccorsi fossero partiti tempestivamente, ovvero nel momento in cui la povera Patrizia li ha richiesti, oggi i ragazzi sarebbero vivi e a casa con i loro genitori”. È infatti la durissima accusa lanciata dall’avvocato Gaetano Laghi, legale della famiglia di Cristian Molnar. “Dopo aver fatto anche un sopralluogo nella località della tragedia, mi colpisce molto la sottovalutazione della situazione iniziale”, ha incalzato il legale.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-06-09 09:02:42 ,www.repubblica.it