aggiornamento
17 Febbraio 2024
22:39
Ancora in corso le ricerche del secondo evaso. La denuncia del sindacato Uilpa Polizia: “A vigilare su più cortili passeggi vi era un solo agente di polizia penitenziaria, impegnato peraltro in ulteriori incombenze”.
È stato trovato e fermato uno dei due detenuti marocchini evasi nel pomeriggio dal carcere di Trani. Si tratta di Marwan Bassim di 24 anni, che i carabinieri hanno rintracciato alla stazione di Barletta. L’uomo si trova ora in caserma. Le ricerche ora Proseguono per trovare l’altro fuggiasco, il 29enne Abdalake El Kadhir.
I due detenuti erano riusciti ad evadere nel pomeriggio di oggi. Entrambi di origini marocchine e in attesa di primo giudizio, erano in cella per reati contro il patrimonio e sarebbero riusciti a scavalcare senza grandi difficoltà il muro di cinta del penitenziario per poi dileguarsi nelle campagne circostanti.
A riferire dell’evasione il sindacato Uilpa Polizia penitenziaria con una nota. “Nelle more di chiarire l’esatta dinamica, si pensa siano riusciti a fuggire dai passeggi del reparto nuovi giunti, dove erano allocati. Immediate sono scattate le ricerche della Polizia penitenziaria e delle altre forze dell’ordine”, ha dichiarato Gennarino De Fazio, segretario generale del sindacato.
Nel pomeriggio – riferisce ancora De Fazio dalle prime notizie apprese – “a vigilare su più cortili passeggi vi era un solo agente di polizia penitenziaria, impegnato peraltro in ulteriori incombenze. Ma, anche al di là di questa non secondaria circostanza, appare evidente che neppure le strumentazioni e gli impianti tecnologici siano venuti in soccorso degli operatori”.
Secondo il sindacalista “le carceri Proseguono a essere in profonda e sempre più grave emergenza come dimostrano gli omicidi, i suicidi (20 nei primi 45 giorni dell’anno), le rivolte, le risse, le aggressioni, le violenze, gli stupri, i traffici illeciti, le ‘piazze’ di spaccio di sostanze e oggetti non consentiti e molto altro ancora. Il tutto in un contesto operativo che vede 14mila detenuti in più rispetto ai posti disponibili e 18mila agenti in meno rispetto al fabbisogno”.
De Fazio chiede quindi che il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Governo Meloni “ne prendano compiutamente atto e varino un decreto con carattere d’urgenza per deflazionare la densità detentiva pure mediante una gestione esclusivamente sanitaria dei malati di mente e percorsi alternativi per i tossicodipendenti, nonché per assicurare assunzioni straordinarie e accelerate”, e che “il Parlamento promuova una legge delega per la riforma complessiva del sistema d’esecuzione penale, la reingegnerizzazione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e la riorganizzazione del Corpo di polizia penitenziaria. Ogni giorno che passa – conclude – si rischia il tracollo definitivo”.
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di Davide Falcioni
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2024-02-17 18:20:56 ,