Ci sono innanzitutto i software per risparmi energetici diretti. Tale categoria comprende soluzioni che, una volta implementate, producono risparmi energetici direttamente misurabili. In questi casi, i benefici derivano solo dall’adozione dello strumento, senza richiedere ulteriori modifiche ai processi aziendali o l’integrazione con altri sistemi. Il risparmio energetico può essere rilevato in modo puntuale attraverso contatori, sistemi di monitoraggio degli impianti o analisi delle bollette energetiche, evitando l’uso di metriche indirette.
Ci sono poi i software per l’ottimizzazione dei processi produttivi, strumenti che permettono di individuare inefficienze all’interno dei cicli produttivi e di implementare soluzioni operative che riducono i consumi, ottimizzando l’utilizzo delle risorse energetiche senza compromettere la qualità o la velocità della produzione.
Terza categoria, i software per il monitoraggio intelligente dei consumi, categoria che spesso integra tecnologie IoT o algoritmi di intelligenza artificiale. Tali sistemi permettono di raccogliere e analizzare dati in tempo reale, fornendo una base solida per lo sviluppo di strategie di efficientamento energetico sostenibile. In alcuni casi, i dati raccolti possono essere inoltre utilizzati per alimentare soluzioni di intelligenza artificiale in grado di identificare e implementare ulteriori ottimizzazioni.
La quarta e ultima casistica è quella rappresentata dai software per l’incremento della produttività. Pur non producendo una riduzione diretta dei consumi energetici, essi contribuiscono all’efficientamento energetico aumentando la capacità produttiva dell’azienda attraverso una normalizzazione dei consumi rispetto ai volumi produttivi.
Procedure di accesso e opportunità
L’accesso agli incentivi è regolato da una piattaforma online gestita dal Gestore dei servizi energetici (Gse), attraverso la quale le imprese devono presentare la documentazione richiesta. La validità degli investimenti è subordinata al rispetto delle certificazioni obbligatorie, che attestano il contributo del software alla riduzione dei consumi energetici.
Secondo AssoSoftware, associazione nazionale che rappresenta gli interessi delle aziende che realizzano software applicativo-gestionale per imprese, intermediari e PA, il Piano Transizione 5.0 offre opportunità significative anche per i produttori di software, stimolando l’innovazione.