AGI – Tre operai sono decessi a Torino nel crollo di una gru da cantiere su un palazzo di sei piani in via Genova, non lontano dalla stazione ferroviaria del Lingotto e dal fiume Po.
La gru, per motivi ancora da accertare, ha ceduto durante l’allestimento del cantiere ed è collassata sull’edificio sottostante. Gli uomini coinvolti sarebbero rimasti incastrati sotto una parte dell’intelaiatura mentre erano intenti a ultimare gli ultimi fissaggi del braccio di lavoro.
#Torino, crollo gru. #vigilidelfuoco impegnati, anche con squadre #usar, nelle complesse operazioni di estrazione dei tre operai rimasti incastrati sotto una parte dell’intelaiatura [#18dicembre 11:00] pic.twitter.com/Vy0cHJVIOy
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) December 18, 2021
Sul posto sono intervenute quattro squadre dei vigili del fuoco mentre i sanitari hanno soccorso alcuni passanti rimasti feriti.
Il montaggio del cantiere era iniziato qualche giorno fa e, da quanto emerge, rientrebbe nell’orbita dei lavori favoriti dalle agevolazioni per la sistemazione delle facciate e degli stabili per l’efficientamento energetico.
“Siamo molto scossi, questa è una giornata drammatica, una tragedia per la città”. Questo il commento del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, giunto poco dopo l’incidente. “Vista la dinamica – ha aggiunto – poteva andare molto peggio” ma di fatto è “l’ennesimo incidente sul lavoro nella nostra città”.
Una nota del sindacato Fillea-Cgil ha ricordato che nel corso del 2021 sono saliti a 40 i decessi registrati sul lavoro in Piemonte. “Una strage infinita, di fronte alla quale, a parte il doveroso cordoglio verso le famiglie deli morti, le parole ormai sembrano inadeguate”.
Numeri allarmanti che sono stati commentati anche da Monica Canalis, vicepresidente della Commissione lavoro della Regione Piemonte: “Il 2021 è davvero un annus horribilis per la sicurezza sul lavoro, una piaga che non puo’ più attendere i tempi della politica. Serve più formazione e più attenzione da parte degli enti di vigilanza”.
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha aggiunto che “premesso che sarà la magistratura a ricostruire nel dettaglio ciò che è avvenuto, non vorremmo ritrovarci ancora una volta di fronte all’ennesima strage nei cantieri legata a tempi e modalità di lavoro. Dove la fretta e la velocità eccessiva aumentano i rischi, dove la ripresa fa sempre più rima con incidenti e lavoro nero a fronte di una domanda di lavori superiore alla capacità delle stesse imprese”.
I tre operai deceduti saranno ricordati alla partenza del corteo “No green pass” previsto oggi nelle vie del centro con raduno e partenza da piazza Castello. “Prima dell’inizio della manifestazione osserveremo un minuto di silenzio”, ha spiegato Marco Liccione, leader del movimento “variante torinese” che si oppone al certificato verde.