Internet è un posto particolarmente pericoloso – soprattutto negli ultimi anni. A confermarlo è il nuovo rapporto sui crimini dell’FBI, che mette in evidenza come il numero di attacchi ransomware, chiamate, messaggi ed e-mail di spam sia aumentato in maniera esponenziale, con una perdita di oltre 10 miliardi di dollari nell’ultimo anno. In particolare, negli Stati Uniti sarebbero soprattutto le persone di età superiore ai 60 anni a cadere vittime delle truffe online, nonostante i cybercriminali prendano di mira utenti di tutte le età (e non soltanto negli US). Considerate le conseguenze devastanti delle azioni dei truffatori, vediamo allora quali sono le minacce più comuni segnalate dall’FBI, così da fare attenzione a non caderne vittima.
Ransomware
Gli attacchi ransomware sono senza dubbio tra le minacce più inquietanti della rete. Attraverso una strategia ben pianificata, in genere i cybercriminali riescono ad accedere ad un computer per sottrarre dati sensibili, in cambio dei quali richiedono un riscatto sostanzioso alla vittima. Se questa non dovesse accettare le condizioni dei truffatori, allora ecco che i dati saranno resi pubblici o tenuti in ostaggio dai criminali. A pagare le spese di questi attacchi sono state soprattutto le aziende, che hanno avuto a che fare con non pochi problemi di malfunzionamento dei loro siti. Tra i principali responsabili l’FBI ha citato LockBit, ALPHV/BlackCat e Hive, noti per aver causato attacchi ransomware praticamente in tutto il mondo.
Frodi del call center
Un grande classico delle truffe online, che colpiscono soprattutto gli utenti al di sopra dei 60 anni, tendenzialmente poco avvezzi alla rete. Secondo quanto riferito dall’FBI, queste persone cadono vittime di chiamate in cui i criminali si fingono rappresentanti delle istituzioni governative o referenti del servizio clienti di aziende di vario genere. Ben più prudenti, invece, gli utenti giovani e giovanissimi, che hanno sviluppato una certa diffidenza nei confronti delle chiamate di spam (fortunatamente).
BEC
Vi è mai capitato di ricevere una comunicazione dal vostro datore di lavoro per avvertirvi di di non aprire e-mail da indirizzi non riconoscibili? Se la risposta è sì, allora anche voi siete stati vittima di un attacco BEC (Business Email Compromise), considerato una delle minacce più pericolose per gli utenti in rete. Negli ultimi mesi, infatti, i cybercriminali hanno utilizzato questo metodo per effettuare trasferimenti di fondi non autorizzati semplicemente aprendo l’e-mail o facendo clic sul collegamento presente all’interno dell’e-mail stessa. Una truffa alquanto difficile da riconoscere, che comporta la perdita di denaro che non può essere recuperato. Proprio per questo, vi suggeriamo vivamente di non aprire e-mail provenienti da indirizzi sconosciuti, perché questo potrebbe mettere a rischio voi e il vostro portafoglio.
Investimenti falsi
Le truffe sugli investimenti online sono state la vera e propria sorpresa del 2022, in particolare per quanto riguarda le criptovalute. Secondo il rapporto dell’FBI, infatti, moltissimi utenti sono cadute vittime di imbrogli di ogni genere. Tra questi, l’autorità segnala il caso in cui le persone collegano il proprio portafoglio di criptovalute a un’applicazione di estrazione di liquidità fraudolenta e tutti i loro fondi vengono spazzati via. Oppure quello in cui un annuncio di lavoro fraudolento viene pubblicato online offrendo ai candidati una consulenza sugli investimenti, consentendo così al truffatore di ottenere quanti più soldi possibile dalla vittima. Insomma, qualunque sia l’escamotage dei criminali, una cosa è certa: l’utente viene invogliato ad investire affinché ci si possa appropriare dei suoi fondi.
Chiarito quali sono le principali minacce della rete, adesso sta a noi cercare di evitare di caderne vittima per proteggere il nostro denaro e la nostra privacy.
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di Chiara Crescenzi www.wired.it 2023-03-15 12:28:02 ,