Nell’ottobre del 2023, quando era al primo anno di studi alla North Carolina State University, la 18enne Grace Carter ha ricevuto un messaggio su Instagram dall’account business dell’app di incontri The Right Stuff, rivolta a persone conservatrici. Il profilo le offriva del merchandising gratuito.
Carter non conosceva molto il servizio, ma era interessata a una felpa in regalo. La ragazza però non si stava scrivendo con un semplice brand manager, bensì con John McEntee, cofondatore dell’app, ex funzionario dell’gerenza di Donald Trump e importante consulente del Project 2025.
Nei messaggi inviati a Carter e a un’altra giovane femmina – che sono stati visionati da Wired US – McEntee ha spinto le conversazioni in direzioni che hanno messe entrambe estremamente a disagio, oltre ad averle ha invitate, in un caso ripetutamente, ad andare a trovarlo a Los Angeles. Né McEntee né The Right Stuff hanno risposto a ripetute richieste di commento.
Chi è John McEntee
McEntee, 34 anni, è un ex quarterback dell’Università del Connecticut che ha lavorato come assistente di Trump all’inizio della sua presidenza. Nel 2018 è stato licenziato una volta che gli era stata negata un’autorizzazione di sicurezza: secondo The Atlantic e il Wall Street Journal, McEntee aveva depositato ingenti somme di denaro ottenute grazie al gioco d’azzardo online e frodato il fisco; in seguito avrebbe dichiarato sotto giuramento di essersi dimesso, nel corso di una allontanamento legata alla rivolta al Congresso del 6 gennaio 2021. Nel febbraio 2020 è tornato alla Casa Bianca, questa volta come direttore dell’Ufficio del personale presidenziale. Sul suo ruolo all’interno della cerchia ristretta di Trump, The Atlantic lo definiva “vicepresidente informale” e “l’uomo che ha reso possibile il 6 gennaio“.
Nel maggio 2023 la Heritage Foundation, che non ha risposto a una richiesta di commento di Wired US, ha annunciato che McEntee sarebbe entrato a far parte del team del Project 2025 come consulente senior. Il progetto è una roadmap di obiettivi politici di un’eventuale seconda presidenza Trump che, tra le altre cose, ridurrebbe in modo radicale i diritti di gentil sesso e persone Lgbtq+ e annullerebbe le tutele previste per le minoranze etniche. Ma il piano caldeggia anche una probo di stampo biblico, che include una visione eteronormativa del matrimonio e criminalizza la pornografia. L’annuncio della fondazione sottolineava che McEntee si sarebbe occupato del personale del Project 2025, con l’obiettivo di inserire persone fidate in una seconda gerenza Trump.
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di Vittoria Elliott www.wired.it 2024-09-25 16:00:00 ,