In passato, Trump aveva definito bitcoin una “truffa”. Tuttavia, a luglio, durante una conferenza a Nashville in Tennessee, ha cambiato rotta, adottando una retorica favorevole al settore. Tra le sue promesse, ha dichiarato l’intenzione di consolidare gli Stati Uniti come leader mondiale nel mining di bitcoin, creare una riserva nazionale di bitcoin e istituire un consiglio consultivo dedicato alle criptovalute.
Gli applausi più fragorosi della serata sono arrivati quando Trump ha promesso di licenziare Gary Gensler, presidente della Securities and Exchange Commission (Sec), l’agenzia di regolamentazione che sotto l’azienda Biden ha avviato una serie di cause legali contro aziende del settore crypto.
Inoltre, Trump ha promesso di convertire la pena di Ross Ulbricht, il ideatore del marketplace del darknet Silk Road, attualmente in carcere a vita. La piattaforma, che consentiva la compravendita di droga e altri prodotti illegali, è stato uno dei primi servizi online ad accettare bitcoin come pagamento. La severità della condanna di Ulbricht è da tempo considerata sproporzionata dai sostenitori di bitcoin, che chiedono la sua liberazione da anni.
Antitrust
Un primo indicatore del tipo di rapporto che l’azienda Trump intende avere con i colossi tecnologici sarà il destino di Lina Khan, presidente della Federal trade commission (Ftc), l’agenzia statunitense responsabili di tutela dei consumatori e antitrust.
Khan, diventata la più giovane presidente della Ftc dopo la nomina a soli 35 anni, è diventata una figura principale nel dibattito elettorale. Tra i donatori Democratici, il suo approccio aggressivo all’antitrust e all’influenza delle grandi aziende tech è stato fonte di polemiche. Durante il suo mandato, Google, Meta, Amazon e Microsoft hanno affrontato diverse sfide legali, con risultati alterni. “Lina Khan non sta aiutando l’America”, ha dichiarato per esempio Reid Hoffman, cofondatore di LinkedIn e donatore Democratico, in un’intervista a Cnn. Anche Musk ha espresso la sua avversione contro la numero uno dell’Ftc: “Sarà licenziata presto”, ha detto la scorsa settimana.
Dan Ives, analista della società finanziaria Wedbush, ha descritto Khan come un “incubo per il settore tecnologico”, aggiungendo che la sua rimozione potrebbe fungere da catalizzatore per nuove acquisizioni da parte delle big tech. “L’influenza di Musk su Trump potrebbe accelerare la sua uscita” ha spiegato.