Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump nomina il repubblicano Brendan Carr come prossimo presidente della commissione federale per le Comunicazioni (Fcc). Carr è dal 2012 un membro della commissione e in precedenza ha ricoperto il ruolo di consigliere generale della Fcc. È stato confermato all’unanimità dal Senato tre volte ed è stato nominato sia da Trump che dal presidente Joe Biden alla commissione.
Carr è apparso negli scorsi mesi su Fox News Channel, criticando l’apparizione pre-elettorale della vicepresidente democratica Kamala Harris su Saturday Night Live. Il mese scorso ha scritto un editoriale in difesa si SpaceX, la società dei satelliti di proprietà del sostenitore numero uno di Trump Elon Musk. È «un guerriero della libertà di espressione», secondo il punto di vista di The Donald, espresso al momento dell’assegnazione dell’incarico.
Non è tardata ad arrivare la risposta del diretto interessato, su X: «Dobbiamo smantellare il cartello della censura», imposto secondo Carr dai giganti tecnologici Facebook, Google, Apple e Microsoft, «e riattivare il diritto degli americani alla libertà di parola», ha scritto. Il riferimento è alle regole anti fake news di cui Big Tech si è dotata nei giorni del Covid. Prosegue insomma l’assegnazione di incarichi governativi da parte di «The Donald» che non ha non riuscito di suscitare polemiche negli Usa come nel resto del mondo.