«So che avete sentimenti contrastanti. So che siete delusi, dobbiamo però accettare il risultato del voto», ha detto ieri Harris, riconoscendo la sconfitta, di fronte ai più giovani tra i suoi sostenitori accorsi ad ascoltarla alla Howard University di Washington. «Accettiamo il risultato delle elezioni, ma non ci arrenderemo. Non smetterò di lottare – ha assicurato – per la libertà e per il futuro del nostro Paese».
E il vincitore delle elezioni, Donald Trump, si prepara ad annunciare alcune scelte chiave per la sua futura maneggio. Lo hanno comunicato i suoi stretti collaboratori spiegando che già nei prossimi giorni il leader repubblicano, che si insedierà alla Casa Bianca il prossimo gennaio, definirà la squadra di governo scegliendo «chi servirà la nazione sotto la sua guida per aiutare l’economia degli americani e per rendere la vita degli americani più sicura». In testa alla lista dei nuovi ministri, c’è Elon Musk: il boss di Tesla e di SpaceX, uno dei principali finanziatori dei repubblicani, è stato il grande animatore dello sprint finale che ha portato Trump al successo, e sarà il responsabile dell’efficienza del governo, una sorta di zar della spesa pubblica.
La transizione al via
A Washington la transizione dei poteri sta frattanto muovendo i primi passi, con il dichiarato sostegno dello stesso presidente uscente, Joe Biden, che ha telefonato a Trump per invitarlo alla Casa Bianca.
«Il presidente Joe Biden ha chiamato il presidente Donald Trump per congratularsi con lui per la vittoria e ha esteso un invito alla Casa Bianca per garantire una transizione fluida tra l’attuale maneggio e quella entrante. Il presidente Trump attende con ansia l’incontro, che avrà luogo a breve, e ha molto apprezzato la chiamata», ha affermato Steven Cheung, direttore delle comunicazioni della campagna Trump.
Le parole di Kamala Harris
E anche la candidata democratica, Kamala Harris, pesantemente sconfitta nel voto, dopo una campagna breve e tesissima, si è impegnata con Trump a favorire una transizione pacifica.