Colpi di fucile al golf sodalizio. Donald Trump, candidato repubblicano alle presidenziali del 2024, è stato oggetto di quello che l’Fbi ha definito un “tentativo di assassinio” mentre giocava a golf nella sua proprietà di West Palm Beach, in Florida, domenica 15 settembre, nel pomeriggio. L’ex presidente è uscito illeso dall’attacco, il secondo in meno di tre mesi, dopo quello del 13 luglio durante un comizio a Butler, in Pennsylvania, quando un proiettile gli aveva sfiorato l’orecchio.
Secondo la ricostruzione dello sceriffo della contea di Palm Beach, Ric Bradshaw, gli agenti del Secret Service – l’agenzia federale incaricata di proteggere il presidente e gli ex presidenti – di stanza al Trump international golf sodalizio, hanno notato la canna di un fucile d’assalto AK-47 che spuntava da un cespuglio lungo il perimetro del campo, a circa 400 metri di distanza da dove Trump stava giocando. Gli agenti hanno aperto il fuoco e l’uomo è fuggito a bordo di un Suv, abbandonando l’arma insieme a due zaini, un mirino e una videocamera GoPro. L’auto è stata poi bloccata dalla polizia nella vicina contea di Martin.
Chi è il tentato omicida?
Il sospettato, identificato da tre fonti delle forze dell’ordine come Ryan Wesley Routh, 58 anni, è il titolare di una piccola impresa edile alle Hawaii. Dai suoi profili social emerge la sua avversione per Trump ma anche il sostegno all’Ucraina nel conflitto contro la Russia. Lo scorso anno Routh si era recato in Ucraina nel tentativo, poi fallito, di arruolare ex soldati afghani per combattere con Kyiv, come ha raccontato in un’intervista al New York Times.
Secondo quanto riportato dalla Cnn, Routh ha un passato segnato da scontri con la legge e attivismo politico. Nel 2002 fu arrestato dopo essere stato fermato dalla polizia e aver presumibilmente messo mano a un’arma da fuoco prima di barricarsi in un’attività commerciale. Inoltre, è stato condannato a pagare decine di migliaia di dollari in cause civili e accusato dalle autorità statali e federali di non aver ricompensato le tasse in tempo.
Dai suoi social non ha mai nascosto la propria avversione per l’ex presidente Trump. In un post su X relativo al precedente tentativo di assassinio di Trump a luglio, Routh aveva incoraggiato il presidente Biden e la vicepresidente Harris a visitare i feriti del comizio, aggiungendo: “Trump non farà mai nulla”. Il giornalista e attivista rumeno Remus Cernea, che ha incontrato Routh in Ucraina nel 2022, ha spiegato alla Cnn che Routh stava cercando di reclutare persone per unirsi alla legione straniera o per aiutare l’Ucraina attraverso varie organizzazioni umanitarie. In un libro autopubblicato l’anno scorso, Routh aveva espresso la sua disillusione riguardo il conflitto con la Russia, che ha definito “non vincibile“. Ha anche raccontato di aver tentato di arruolarsi per combattere, ma di essere stato respinto al confine polacco-ucraino a causa della sua età e della mancanza di esperienza militare.
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di Riccardo Piccolo www.wired.it 2024-09-16 08:51:45 ,