La Corea del Nord è stata eletta nel board esecutivo dell’Oms e Donald Trump si congratula con Kim Jong Un, attirandosi una valanga di critiche. “Congratulazioni a Kim Jong Un!”, scrive l’ex presidente Usa sulla sua piattaforma Truth. Immediata la risposta dei suoi rivali repubblicani nella corsa alla abitazione Bianca. Nikky Haley, l’ex governatrice del South Carolina, osserva come “non ci si congratula con un delinquente che ha minacciato l’America e i nostri alleati”. Ron DeSantis si dice “sorpreso. Kim Jong Un è un dittatore omicida”.
L’ex vicepresidente Mike Pence, la cui candidatura è attesa per la prossima settimana, critica il suo ex boss. “Nessuno dovrebbe lodare il dittatore della Corea del Nord o il leader della Russia che ha lanciato l’aggressione dell’Ucraina – mette in evidenza Pence -. Questo è il momento in cui dovremmo dire chiaramente che siamo per la libertà e per coloro che difendono la libertà”.
Le congratulazioni arrivano proprio quando la Corea del Nord si scaglia contro l’Onu nelle parole di Kim Yo-jong, la potente sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un, che ha criticato il Consiglio di Sicurezza dell’Onu per aver tenuto una riunione “molto ingiusta” sul recente lancio del satellite spia militare di Pyongyang, conclusosi però con un fallimento e la caduta nel mar Giallo del nuovo razzo Chollima-1. Kim, ha riferito l’agenzia ufficiale Kcna, ha affermato che l’incontro delle Nazioni Unite è stato un altro promemoria del fatto che il consiglio stava agendo come “un’appendice politica” di Washington. Sono molto dispiaciuta che il Consiglio di Sicurezza chieda così spesso conto dell’esercizio dei diritti della Corea del Nord come stato sovrano su richiesta degli Stati Uniti”. Pyongyang, ha assicurato Kim, “continuerà ad adottare misure proattive per esercitare tutti i diritti legittimi di uno stato sovrano, compreso quello del lancio di satelliti di ricognizione militare”.