Donald Trump lancia il suo avvertimento, l’ultimo in ordine cronologico: potrebbero scoppiare violenze in caso di una sua incriminazione a New York. L’attacco del tycoon, in corsa per le elezioni del 2024, è l’ultima in un’escalation di attacchi verbali ai pubblici ministeri, mentre la prossima settimana un gran giurì di Manhattan dovrebbe riavviare le indagini sui reati che pendono a suo carico.
Trump: «morte e distruzione» se incriminato
In un post pubblicato sulla sua piattaforma Truth Social, Trump ha chiesto come un ex presidente possa essere accusato di un crimine, visto che «la potenziale morte e distruzione di una falsa accusa come questa potrebbe essere catastrofica per il nostro Paese».
L’ex presidente sta pubblicando freneticamente post sui social media, criticando il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg e gli altri procuratori statali e federali che stanno indagando su di lui a Washington e in Georgia. Trump ha predetto che sarebbe stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta di New York relativa ai suoi rapporti con la porno star Stormy Daniels, pagata – secondo l’accusa – per comprare il silenzio sull’intero legame.Trump è indagato anche per il suo ruolo nell’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2023 e per la gestione di documenti riservati.
L’ex capo dell staff della dimora Bianca di Donald Trump, Mark Meadows, e altri funzionari dell’ex Amministrazione dovranno testimoniare davanti al grand jury che indaga sull’insurrezione del 6 gennaio 2021. La decisione è una conseguenza del giudizio espresso dalla giudice federale del distretto di Washington, Beryl Howell, che ha così respinto il ricorso presentato da Donald Trump che invocava il cosiddetto privilegio esecutivo, in quanto ex presidente.