Donald Trump è tornato su X, l’ex Twitter, per una intervista in diretta con il suo grande sostenitore Elon Musk, presentata come una amichevole “conversazione”. Ma con una posta in gioco elevata per entrambi: per Trump cercare di riconquistare i riflettori, dopo l’avanzata nei sondaggi della rivale democratica Kamala Harris. Per Musk confermare la centralità della sua piattaforma, erosa dalla sua controversa gestione e dalle sue aperture alla destra radicale.
«Ritardo per un massiccio cyber-attacco»
Il debutto si è in realtà tinto di giallo: l’evento è tardato di 40 minuti, rispetto alle 8 di sera americane programmate, per una paralisi del servizio. Ed è subito stata polemica: Musk ha alluso ad un potenziale cyber-attacco, ad una cospirazione per zittire Trump, senza fornire prove. A lungo chi ha cercato di collegarsi si è scontrato con risposte quali “nessun dettaglio disponibile”, facendo ricordare passati flop di X in livestream (su tutti il lancio dal vivo della candidatura alle primarie del repubblicano Ron DeSantis). Il miliardario tech ha tuttavia indossato i panni dell’anchor, tenuti per due ore, con X che ha presto indicato che la audience collegata aveva superato il milione.
Gli slogan di Trump
«Non c’è un copione e non ci sono limiti di argomento, quindi dovrebbe essere molto divertente! Se avete domande e commenti specifici, pubblicateli nella chat», aveva affermato Musk pubblicizzando l’evento. In realtà le sue domande sono state tutte molto soft, in uno show di “fratellanza” tra i due magnati, con Trump che ha ribadito senza incontrare obiezioni i suoi slogan più cari, estremi e spesso incuranti di imprecisioni o falsità. Dalle crociate contro gli immigrati illegali, definiti quali un esercito di criminali, al vanto di saper incutere paura e rispetto ai leader stranieri, amici e nemici. Ha proposto di abolire il Dipartimento dell’Istruzione. Ha definito l’inflazione sotto Joe Biden e Harris come la “peggiore in cento anni” (al più lo è dagli anni Ottanta). Ha inveito contro i processi contro di lui definiti quali persecuzioni politiche orchestrate da Biden. E ha sbandierare superlativi positivi per descrivere il suo iniziale mandato alla Casa Bianca, che intende ripetere, e fattoo fioccare critiche a Harris come “estremista” di sinistra che porterebbe alla rovina il Paese.
Divergenze sul global warming
Una sola, leggera, divergenza tra i due protagonisti dalla chiacchierata: sulla gravità del cambiamento climatico. Trump si è spinto a dire che i livelli più alti degli oceani a causa del global warming vanno bene perché creano più proprietà immobiliari con vista sull’acqua. Musk senza infierire ha parlato dell’effetto serra in termini di una sfida reale.
Musk: dall’Ue tentativo di censura
Non è mancata una polemica diretta con l’Europa. Musk ha fatto notare di aver ricevuto una lettera dal commissario Ue al mercato interno Therry Breton, che lo ha messo subito in guardia invitandolo alla moderazione del contenuto dell’intervista a Trump, nel rispetto della nuova legislazione europea sui servizi digitali in termini di controllo e rimozione di contenuti problematici o illeciti. Ha minacciando altrimenti di «utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione, comprese misure temporanee, per proteggere i cittadini europei».