Donald Trump vince di slancio le primarie del New Hampshire, con circa undici punti percentuali di vantaggio. Un risultato parso chiaro fin dai primi minuti dalla chiusura delle ultime urne alle 8 di sera ora locale. E un esito che lascia la sola rivale rimasta in corsa per la nomination conservatrice per la Casa Bianca, Nikki Haley, in evidente difficoltà. Ma che non ha chiuso del tutto, almeno nell’immediato, la partita: Haley, alla quale non è riuscita la sorpresa di vincere contro ogni pronostico, ha rivendicato di aver limitato la sconfitta e non ha alzato bandiera bianca: «La corsa è lungi dall’essere finita», ha affermato esprimendo l’intenzione di rimanere in gara in vista di quello che considera il prossimo significativo appuntamento, nel suo stato natale della South Carolina a fine febbraio.
Trump ha ottenuto il 54% di voti contro il 43% dell’ex governatrice della Carolina del Sud ed ex ambasciatrice all’Onu . Ed è diventato il primo candidato repubblicano a vincere sia i caucus dell’Iowa che le primarie del New Hampshire, i primi due appuntamenti per la nomination, dal 1976. Non basta: nessun candidato che ha vinto entrambe le contese ha mai perso la nomination. E una sua nomination sarebbe la terza consecutiva, un record.
Anche il Presidente in carica Joe Biden, il più che probabile candidato democratico per un nuovo mandato alla White House, considera ormai i giochi fatti. «È chiaro ormai che Donald Trump sarà il candidato repubblicano», ha fatto sapere invitando gli americani a unirsi ai democratici per batterlo. «Il mio messaggio al Paese è che nel 2024 la posta in gioco non potrebbe essere più elevata», citando dalla democrazia, al diritto di voto e al rilancio dell’economia.
Trump da parte sua ha previsto che prima o poi Haley sarà costretta a ritirarsi dal duello repubblicano per il diritto a correre contro Biden a novembre, anzi che avrebbe già dovuto farlo. Anche se Haley per ora non ne ha dato segno. «Abbiamo conquistato quasi metà dei voti», ha detto sfoggiando ottimismo nonostante la sconfitta. «Il New Hampshire è il primo stato nella nazione a svolgere primarie, non l’ultimo, abbiamo appena cominciato», ha detto. Ha esposto le ragioni della sua candidatura: «Non possiamo sostituire il caos dei democratici e di Joe Biden con il caos repubblicano», che seguirebbe un successo di Trump. Di più, ha ammonito che i repubblicani seguendo l’ex Presidente hanno «perso le elezioni nel 2018, nel 2020 e nel 2022».
Ha citato, lei 52enne, quale fattore squalificante per la Casa Bianca anche l’età sia di Trump che di Biden. «Il primo partito che pensiona un candidato ottuagenario vincerà le elezioni e io voglio che i repubblicani vincano». Una nomination di Trump risulterebbe, ha detto, in «una vittoria di Biden» alla Casa Bianca.