diario malinconico
Mezzogiorno, 1 ottobre 2022 – 09:13
E’ lo strumento a cui dare la colpa della propria incapacit di leggere la realt
di Diego De Silva
A elezioni concluse, eccovi una breve raccolta di luoghi comuni sul tema dei sondaggi. Penserete che molti siano tratti da conversazioni svolte alle code dei supermercati, nei bar, alle fermate del pullman o nelle sale d’attesa dei medici di base (e in effetti cos); ma la gran parte viene prevalentemente dalle bocche e dall’inventiva di candidati alle politiche.
Per poi, vai a vedere, i sondaggi ci azzeccano. I sondaggi sono inaffidabili. I sondaggi, se sbagliano, sbagliano di poco. E va be’, stavolta avevano gioco facile. La potevo fare anch’io, la previsione (e mica sono un sondaggista). Tutti dicono che i sondaggi vanno presi con le pinze, per stanno sempre a parlare di sondaggi.
Io non credo ai sondaggi.
Io s (per non lo scriva).
I sondaggi si basano sugli umori delle persone intervistate, quindi forniscono dati umorali; e un dato umorale instabile per definizione. un dato precario, ecco. Neanche i dati sono pi a tempo indeterminato. Per, come si sono evoluti i dati, al giorno d’oggi .
Abbiamo dati provvisori, relativi, parziali, umorali, definitivi, addirittura sensibili (io non sono mica sicuro di aver capito cosa sia, un dato sensibile, forse perch mi sembra impossibile che un dato si emozioni).
Le persone intervistate dai sondaggisti non dicono mica per chi votano. Cio, qualcuno lo dice, ma la gran parte risponde cos, come le viene. Oppure risponde il bastian contrario per dispetto. A me, se uno mi fermasse per strada e mi domandasse: Scusi, per chi vota? Chiedo per un sondaggio, risponderei: Si faccia gli affari suoi. Ah ah ah, divertente. Ma se sono inattendibili, com’ che pagate fior di quattrini per averli?
I sondaggi non sono il Verbo. Attenzione a fidarsi dei sondaggi: l’esito elettorale pu smentirli in modo clamoroso (non sarebbe la prima volta che capita). Il giorno prima del voto, i sondaggi ci davano per sconfitti. Beh, non avete mica vinto, scusa. Tu dici? A me invece sembra che un risultato come il nostro, in un momento del genere, sia un mezzo miracolo. I sondaggi? Buoni, quelli. Tu non lo sai mica chi vota la gente, quando entra nella cabina elettorale. Molti – ti do un dato – decidono a chi dare il voto solo quando entrano l dentro e aprono la scheda. Ma che bel dato mi hai dato, e a te chi te l’ha dato? Un altro sondaggio?
Fermiamoci qui. Volendo, potete andare avanti (di frasi fatte sui sondaggi ne abbiamo sentite a bizzeffe). Meglio: potete farne un gioco di societ pescando le lettere dell’alfabeto, come l’antico Nomi, Fiori, Frutta, Citt (l c’ proprio da divertirsi). Il fatto che il sondaggio (come l’algoritmo) lo strumento artificialmente intelligente che scavalca la complessit del ragionamento: in fondo, un capro espiatorio virtuale a cui dare la colpa della propria incapacit di leggere la realt, che per essere interpretata ha bisogno di pensiero, di intelligenze (non artificiali, ma) visionarie.
1 ottobre 2022 | 09:13
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