Perché leggere questo articolo? L’Italia ha una relazione speciale con l’Azerbaijan. E Roma in nome degli affari sembra dimenticare la crisi del Nagorno Karabakh. E il rischio di persecuzione dei cristiani
Viavai intenso tra Roma e Baku, capitale dell’Azerbaijan. I governi Draghi e Meloni hanno amplificato una sintonia già consolidata negli anni precedenti. E creato in nome dei legami energetici e economici un asse tanto strategico quanto problematico. Strategico, perché l’Azerbaijan è una potenza emergente e un alleato nella diversificazione dal gas russo. Problematico, perché l’ex repubblica sovietica resta un’autocrazia monopartitica dallo scarso rispetto per i diritti umani. E, per non farsi mancare nulla, nel 2020 ha anche lanciato una guerra d’aggressione per la riconquista del territorio del Nagorno-Karabakh, conteso con l’Armenia da fine Anni Ottanta.
Diplomazia a tutto campo
La politica internazionale è un contesto problematico e sporco. Spesso si muove attraverso scale di grigi, più che in bianco e nero. Però va detto: all’Azerbaijan, amico dell’Occidente, è concesso un margine di manovra speciale nel nostro sistema di alleanze. E…
Author: Andrea Muratore
Data : 2023-04-08 14:00:42
Dominio: www.true-news.it
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